Scuola e lavoro: l'impegno di CNA e comune di Perugia per uscire dalla crisi
PERUGIA - Rilanciare il rapporto tra mondo della scuola e sistema imprenditoriale nel perugino, partendo dai dati occupazionali e formativi delle aziende. E' stato questo il tema dell'incontro, promosso dall'amministrazione comunale di Perugia, che ha visto l'assessore allo Sviluppo economico Giuseppe Lomurno confrontarsi a Palazzo dei Priori, martedì 3 maggio, con alcuni rappresentanti del mondo della scuola (Roberto Volpi per l'Istituto Statale d'Arte Bernardino di Betto, Artemio Paolo Belli per l’IPSIA “Cavour - Marconi”, Gabriela Pansolini dell’ISISS “Pascal – Di Cambio”, Antonella Baci Paci dell’ITC Capitini – Vittorio Emanuele II, Paola Coletti per l’I.I.S. Giordano Bruno e Stefano Nardi per l’ITIS Alessandro Volta).
Partendo, appunto, da una recente indagine sui fabbisogni occupazionali e formativi delle aziende del perugino promossa da CNA di Perugia, presentata per l'occasione da Roberto Giannangeli, direttore della CNA provinciale di Perugia. Numeri incoraggianti, quelli emersi dallo studio di CNA, perché su un campione di circa 170 aziende coinvolte, operanti nei diversi settori produttivi (meccanica, grafica, legno, tessile, agroalimentare, ceramica e artigianato artistico, autoriparazioni, trasporto merci, trasporto persone, acconciatori ed estetica, pizzerie e forni), il 17,91% ha dichiarato di voler assumere nel 2011.
Si tratta del dato più interessante rispetto alle altre 7 aree oggetto d'indagine: quello di Perugia-Bastia Umbra dimostra di essere il comprensorio più dinamico per l’anno 2011. Nel dettaglio, i settori dove le possibilità di assunzioni risultano maggiori sono l'impiantistica, la meccanica, il legno, l’agroalimentare, la grafica, il web e gli autoriparatori. Le figure professionali più richieste in queste aree – affermato Roberto Giannangeli - sono operai, periti industriali, meccanici e impiegati amministrativi. Certo, nonostante alcuni segnali positivi la crisi non è sicuramente passata, perché accanto al 17,91% di aziende che hanno intenzione di assumere vi è una una maggioranza di imprese che non assumerà, tra cui un 11,17% che probabilmente licenzierà. In sostanza l'attuale scenario occupazionale resta a macchia di leopardo e rispecchia le trasformazioni in corso a livello economico locale.
Ecco quindi che in questa fase appare fondamentale rilanciare uno stretto rapporto di collaborazione tra il mondo della scuola e il mondo del lavoro rappresenta: “Una delle priorità per la nostra amministrazione”, come ha affermato lo stesso Lomurno. “A nostro avviso – ha sottolineato Giannangeli - è necessario tornare a valorizzare la manualità ed il saper fare che, insieme a design e internazionalizzazione, nel prossimo futuro rappresenteranno gli strumenti per esprimere quella creatività che ci permetterà di acquisire capacità competitiva in nuove nicchie di mercato. Da qui a breve – ha concluso il direttore della CNA provinciale di Perugia - cercheremo di avviare in stretta collaborazione con l’amministrazione comunale, le scuole, le altre associazioni di categoria, le Autonomie Funzionali e le imprese, azioni di sistema che abbiano come obiettivo quello di riavvicinare il mondo della scuola al mondo del lavoro”. Anche perché, ha sottolineato Lomurno: “Oggi più che mai le risorse umane rappresentano un fattore vincente per la sfida competitiva che si gioca nei mercati internazionali, così come d’altra parte non c’è lavoro senza imprese”.
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