PERUGIA - Alcune scuole superiori, sopratutto di Perugia, sono preoccupate per l'eccessiva concorrenza, che potrebbero creare i nuovi indirizzi scolastici, previsti nella proposta di ''Piano regionale della rete scolastica e dell'offerta formativa - anno 2011-2012'', soprattutto dai territori limitrofi al capoluogo. E' quanto e' emerso a Palazzo Cesaroni, nel corso della audizione organizzata dalla terza Commissione consiliare, presieduta da Massimo Buconi, sui contenuti dell'atto predisposto dalla Giunta regionale e che sara' discusso domani per essere portato all'esame del Consiglio regionale, prima delle festivita' di fine anno.

Due i rilevi sostanziali - e' detto in un comunicato di Palazzo Cesaroni - mossi alla proposta di piano. La decisione di prevedere due indirizzi di meccanica e meccatronica - all'Istituto Salvatorelli di Marsciano ed al Leonardo da Vinci di Umbertide - che a giudizio della dirigente dell'istituto Alessandro Volta di Perugia, Rita Coccia, prefigurerebbe ''la istituzione di fatto di due nuove scuole in comuni limitrofi a Perugia'' che in tempi di tagli richiederanno forti investimenti in costose attrezzature didattiche.

A suo giudizio questa scelta, ''sulla quale la Provincia di Perugia non ha indetto alcuna partecipazione'', creerebbe una diretta concorrenza con lo stesso istituto perugino che oggi ''mette a disposizione degli studenti di Perugia del territorio, ben 27 laboratori specialistici''.

L'altra osservazione, formulata al Piano, con la richiesta di prevedere un ulteriore indirizzo turistico, e' venuta dall'Istituto tecnico economico Aldo Capitini Vittorio - Emanuele di Perugia che, con la dirigente Isabella Giovagnoni e con la docente Terdelinda Rastelli, hanno contestato la decisione di riconoscere un analogo indirizzo turistico al vicino all'Istituto professionale Blaise Pascal, osservando nel merito che ''la scelta contrasta con l'accorpamento voluto un anno fa, dalla stessa Provincia di Perugia, rischiando di ridare vita alle due scuole della situazione precedente''.

Critiche, ''per l'eccessiva proliferazione di indirizzi turistici, a partire da quello vicinissimo di Magione'', Giovagnoni e Rastelli hanno motivato la richiesta dell'indirizzo turistico per la loro scuola, come completamento della offerta formativa, ''dovuto e come tale previsto dalla riforma Gelmini''.

Giudizi positivi alla proposta di Piano sono venuti dalla Cisl. Ivana Barbacci ha detto, ''e' la prima volta la Regione detta linee di indirizzo''. ''E' comunque sbagliato - ha aggiunto - creare maxi-poli scolastici difficili da gestire e che impoveriscono i territori''.

Per Giuliana Renelli (Cgil) le proposte di nuovi indirizzi che ''di sicuro non fanno aumentare la domanda scolastica, piu' che dalle scuole dovevano venire dai comuni''.

Franco Barbabella del Liceo Majorana di Orvieto ha chiesto di tornare alla proposta iniziale concordata con il Comune che non prevedeva di concedere il corso di scienze umane a due scuole dello stesso territorio.

La scelta dell'indirizzo turistico all'Istituto Pascal Di Cambio di Perugia, e' stata difesa e motivata dalla dirigente Giuseppina Beccuto che ha fatto riferimento a precedenti esperienze maturate dalla sua scuola nel settore ambientale, affine a quello turistico.
 

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