ROMA - Il liceo scientifico Ruggieri di Marsala (Trapani), la scuola Mario Grecchi di Perugia e la scuola Giuseppe Verdi di Bolca (Verona) sono i vincitori della VI edizione di Regoliamoci, concorso per scuole primarie, secondarie di primo e secondo grado organizzato da “Libera. Associazioni, nomi e numeri contro le mafie”, in collaborazione con il Miur.

La cerimonia di premiazione si è svolta questo pomeriggio a Roma, nella sede del ministero, con gli studenti e don Luigi Ciotti, presidente di Libera, che raggruppa oltre 1500 associazioni, scuole e altre realtà impegnate a diffondere la cultura della legalità.

Il liceo Ruggieri ha vinto nella categoria scuole secondarie di secondo grado per aver inventato un gioco di società, chiamato “L'incorruttibile”, che si svolge in un labirinto tridimensionale, metafora del percorso della vita, dove ognuno può decidere se andare avanti con le proprie capacità o facendosi corrompere.

La scuola Mario Grecchi di Perugia è invece arrivata prima in classifica nella categoria scuole secondarie di primo grado per il progetto “Le buone maniere cambiano il look al nostro quartiere”, con cui e' stata realizzata una mappa interattiva del quartiere e una Segnal-Etica posizionata nei luoghi degradati e poi bonificati.

La scuola Giuseppe Verdi di Bolca ha vinto nella categoria scuola primaria per un murales dal titolo “L'etica libera la bellezza”, con fiori, alberi e farfalle nati dalla fantasiosa rielaborazione della mappa del proprio paese.

Oltre ai tre premi, è stata assegnata una menzione speciale al lavoro “Here is our jail and how we live in it” (“Questa è la nostra prigione e ed ecco come ci viviamo dentro”, ndr) realizzato dagli alunni della scuola primaria e secondaria di primo grado della Casa Circondariale di Isernia. In pratica, racconta i luoghi e i momenti più significativi della giornata dei ragazzi.

Il tema di questa edizione del concorso era “Bene comune, bene prezioso: ciò che è di tutti è di ciascuno”, basato sull'idea che per costruire comunità alternative alle mafie non si possa prescindere dalle questioni dell'esigibilità dei diritti e della corresponsabilità verso i doveri che spettano a tutti.

“Questo concorso è un modo per aiutare i ragazzi a riflettere e ad essere più responsabili”, ha spiegato a margine della premiazione don Luigi Ciotti, sottolineando che “la democrazia non resterà mai in piedi se non c'è l'assunzione di responsabilità”.
 

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