TERNI - “Per noi un'altra strada è possibile e per questo continueremo a lottare”. Con queste parole , pronunciate nel suo intervento, dal palco di piazza della Repubblica, Susanna Camusso, segretario generale della Cgil ha concluso la manifestazione di Terni, diventata per un giorno città simbolo della mobilitazione italiana ed europea contro l'austerità e in difesa del lavoro. In piazza, ad ascoltarla, migliaia di lavoratori, studenti, pensionati e cittadini che da tutta l'Umbria hanno raggiunto la città delle acciaierie per testimoniare la loro volontà di cambiamento e la loro rabbia e determinazione verso le politiche di un governo, quello Monti, che la stessa Camusso ha definito “disastrose”.

 

Al centro della manifestazione la vertenza “simbolo” tra le tante sfaccettature della crisi che oggi riempivano la piazza ternana, quella in difesa della acciaierie di viale Brin. “Non solo l'Ast deve restare un fiore all'occhiello della produzione di acciaio nel nostro Paese – ha detto nel suo intervento Susanna Camusso – ma noi chiediamo che il nostro governo e l'Europa si interroghino sulle politiche industriali da mettere in atto, perché – ha aggiunto Camusso, riferendosi alla decisione dell'antitrust europea – quello che appare troppo grande in Europa rischia di essere troppo piccolo nel contesto globale, dove bisogna competere con Cina, Brasile e India”.

 

“E' stata una grande manifestazione, una grande giornata di mobilitazione, visti anche i primi dati sulle adesioni allo sciopero, una giornata che ci dà forza per portare avanti la nostra vertenza contro il governo Monti e contro una Confindustria che, anche nella nostra regione, è più interessata alla privatizzazione della sanità che non alle tante industrie da salvare”. Così il segretario generale della Cgil dell'Umbria, Mario Bravi, al termine della manifestazione ternana. Una manifestazione che, “purtroppo e nonostante i nostri sforzi non è stata unitaria”, ma Cisl e Uil regionali, afferma ancora Bravi, “hanno perso un'occasione importante, in questa giornata di mobilitazione europea, per ricostruire unità tra i lavoratori e sconfiggere la rassegnazione”.

 

Questi i primi dati disponibili sulle adesioni allo sciopero:

Tk-Ast – Terni 95%
Scacf - San Giustino 100%
Tagina – Gualdo Tadino 80%
Tecnosistemi – Città di Castello 100%
Oma – Foligno 30%
Piselli – Umbertide 65%
Monlid – Città di Castello 100%
Faurecia – Terni 80%
Perugina – Perugia 50%
Mignini Petrini – Petrignano 70%
San Gemini – San Gemini 60%
Nardi – San Giustino 60%
Cvc – San Giustino 70%
De Walt Industrials Tools – Perugia 70%
Gruppo Tiberina – Umbertide 40%
Umbra Cuscinetti – Foligno 40%
Terex Light – Umbertide 60%
Iverplast – Marsciano 50%
Emu – Marsciano 50%

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