La School Volley Perugia, dopo la conferma del tecnico Roberto Farinelli, sta cercando di sistemare pochi ed importanti tasselli. E nel segno della continuità di una politica tesa a far esordire ragazze del vivaio è il passaggio in B2 della diciassettenne palleggiatrice Martina Rosati. La giovane atleta comporrà, dunque, con Margherita Gallina reduce dai postumi di un intervento, la cabina di regia. Subentra quindi a Francesca Valdambrini, a lei un in bocca al lupo dalla società per i suoi prossimi traguardi. Rosati, perugina di nascita, proviene dal vivaio della locale società di  Marsciano ed ha disputato nella scorsa stagione il campionato di serie D con i colori gialloneri. Ha già fatto il suo esordio nella categoria nazionale, fu un ingresso in campo repentino ed in piena emergenza per gli infortuni delle alzatrici titolari. Ora la convocazione ufficiale, ma inattesa come spiega la stessa atleta:  

Non me lo aspettavo, se qualche anno fa mi avessero detto che avrei fatto parte di questa squadra non ci avrei creduto. Sicuramente quella ricevuta è stata una telefonata inattesa e penso che sia stato un grande riconoscimento. Di una cosa sono sicura, mettendoci impegno, passione e sacrificio in ogni cosa che si fa, prima o poi arrivano anche le grandi soddisfazioni. E' un bel riconoscimento far parte quest'anno della serie B2, avere questa opportunità mi permetterà di crescere sia dal punto di vista sportivo che dal punto di vista personale. Il timore per il futuro c'è, ma è maggiore la voglia che ho di rimettermi in gioco e migliorarmi. Ho già avuto l'opportunità di giocare con alcune ragazze di questo gruppo e devo dire mi hanno aiutato anche loro a sciogliere le mie riserve iniziali.

La pandemia non ha interrotto solo il suo cammino nel campionato regionale, anche la scuola e le attività tipiche di quest'età. Ma bisogna guardare avanti, come sottolinea la giovane palleggiatrice: 

Sicuramente è stato un periodo inaspettato per tutti. Però grazie al lockdown sto imparando a non dare più niente per scontato. Abbiamo dovuto improvvisare: gli allenamenti non più in palestra, ma ognuno nel suo piccolo spazio di casa dietro ad uno schermo. Stessa cosa per la scuola e per i contatti sociali. Ecco è questo che è mancato di più, proprio il contatto con le altre persone, i miei amici, i miei professori, gli allenatori. Ora spero vivamente che si rientri alla normalità, pensiamo positivo e reiniziamo al più presto.

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