L'Assemblea di Palazzo Cesaroni ha iniziato i propri lavori con una breve schermaglia che ha avuto per
protagonisti il consigliere Oliviero Dottorini (Idv) e il vicepresidente del Consiglio, Orfeo Goracci. Come annunciato venerdì scorso, Dottorini ha chiesto a Goracci che in assenza del presidente Eros Brega presiede i lavori dell'Aula, di fare una comunicazione sulla vicenda giudiziaria relativa alla informazione di garanzia notificatagli dalla Magistratura di Perugia il 3 novembre, per vicende relative al suo precedente mandato di sindaco di Gubbio.

A Dottorini che sollecitava “una comunicazione all'Aula del tipo di quella fatta a suo tempo dal presidente Brega per una vicenda analoga”, Goracci ha risposto: ”L'argomento non è all'ordine del giorno; non ci saranno
comunicazioni del presidente. Ma lei ha tutti gli strumenti e le sedi in cui intervenire. Da parte mia posso e solo dire che sono innocente e mi considero vittima di questa vicenda. Ora che lei ha portato a termine la sua annunciata forma comiziale, proseguiamo i lavori”.

Nel chiedere un pronunciamento in aula del vicepresidente, Dottorini ha insistito sulla opportunità di informare l'Aula sul come lo stesso Goracci intende garantire all'Assemblea legislativa “decoro, funzionalità e
credibilità, se non altro per non dover leggere gli sviluppi della vicenda giudiziaria dai giornali. Le ricordo - ha concluso Dottorini - che il Consiglio regionale dell'Umbria rappresenta un caso unico che vede il
presidente e il suo vice indagati per ipotesi di reato abbastanza gravi che sono concussione, nel suo caso, e peculato”.

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