Santi-IDV: Biomasse, e non sai cosa bruci
"L'intervento della giunta regionale in materia di biomasse, afferma in una nota Claudio Santi, Responsabile Regionale del Dipartimento Ambiente e Territorio dell'Italia dei Valori, apre la porta in Umbria agli speculatori della finta Green Economy. Senza il limite di 6 chili di Co2 prodotta per ogni tonnellata di biomassa trasportata sarà possibile qualsiasi tipo di approvvigionamento compresi olio di palma di colza e di jatropha provenienti da Cina, Americhe e Africa. Il regolamento regionale sulle energie rinnovabili entrato in vigore nel 2011 prevedeva che le materie prime da trattare negli impianti energetici a biomasse non fossero di provenienza transcontinentale imponendo la realizzazione di impianti basati sulla logica della filiera corta locale, l’unica in grado di garantire veramente un bilancio positivo nella riduzione della produzione di gas serra, con conseguente guadagno per l'ambiente e per la salute dei cittadini".
"Se ora, continua la nota del Responsabile Santi, si permetterà di utilizzare biomasse prodotte a decine di migliaia di chilometri e trasportate sino in Umbria consumando quintali di gasolio per la navigazione e il trasporto su gomma appare evidente che il guadagno ambientale del pianeta andrà a farsi benedire e rimarrà in piedi solo l'attività lucrativa di chi intasca gli incentivi per la produzione di energia da fonti rinnovabili fregandosene dell'ambiente e della sostenibilità. La United States Environmental Protection Agency (Epa) ha escluso l'uso dell'olio di palma dall’elenco dei combustibili rinnovabili per gli standard statunitensi poiché non si tratta di una scelta buona per il clima e soprattutto perchè le piantagioni di palma da olio sono considerate una delle principali cause di distruzione della foresta pluviale".
"Questi provvedimenti, conclude la nota del Responsabile IDV, accreditano i dubbi che avevamo espresso qualche giorno fa in merito alla reale presenza nel territorio regionale di una quantità di biomassa sufficiente ad alimentare (e giustificare) tutti gli impianti che si prevede di avviare nei prossimi anni. L'assessore all'ambiente Silvano Rometti con questa delibera umilia gli sforzi dei tanti comitati cittadini realmente impegnati nella salvaguardia e nella tutela dell'ambiente e del proprio territorio, bypassa la discussione del consiglio regionale, sconvolgendo il normale iter di simili provvedimenti e dimostra di avere idee alquanto confuse in materia di energia, produzione di gas serra e bilanci energetici, argomenti che attengono direttamente alla propria delega e che consigliamo di trattare con più rigore scientifico e minore superficialità politica".
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