di Nicola Bossi

PERUGIA - Spaccatura nel Pd, come per la pillola abortiva, anche per il riferimento a San Francesco e San Benedetto da inserire con una modifica nello statuto regionale dell'Umbria. L'Area Democratica e popolare del Pd umbro non vuole tornare indietro su questa battaglia filosofica: lo ha ribadito Guasticchi, presidente della Provincia pronto a modificare il suo di Statuto, ad organi di stampa come il Corriere della Sera e l'Avvenire. Con lui anche i consiglieri regionali Brega, Smacchi, Tommasoni e Barberini. Più in alto l'onorevole Bocci. Contrari i bersaniani e i mariniani del partito convinti della laicità dello statuto.

Il gruppo di lavoro dell'Area Democratica e popolare ha anche individuato un pontenziale punto dove inserire nello statuto il riferimento alle filosofie di pace e lavoro di San Francesco e San Benedetto: ovvero al capitolo Identità e Valori comma 1 che così recità: 1. La Regione assume come valori fondamentali della propria identità, da trasmettere alle future generazioni: - a cultura della pace, della non violenza e il rispetto dei diritti umani; - la cultura dell’accoglienza, della coesione sociale, delle differenze - l’integrazione e la cooperazione tra i popoli - la vocazione europeista  - il pluralismo culturale ed economico - la qualità del proprio ambiente; - il patrimonio spirituale, fondato sulla storia civile e religiosa dell’Umbria.

In questo contenitore si vuole inserire una frase del tipo: "il patrimonio spirituale, fondato sulla storia civile dell'Umbria e sugli insegnamenti dei santi umbri: Francesco e Benedetto".

Condividi