PERUGIA, 9 SET - Annuncia che il Pd ''non intende ricevere lezioni politiche ne' tantomeno di moralita' da nessuno, non riconoscendo la superiorita' ad alcun 'pulpito''' il capogruppo in Consiglio regionale Renato Locchi intervenendo in merito alle dichiarazioni rilasciate oggi da alcuni gruppi politici a commento di quanto pubblicato sul contenuto dei dischetti sequestrati a Sandra Santoni, gia' capo di gabinetto della ex-presidente della Regione, Maria Rita Lorenzetti. ''Non ci faremo intimidire - afferma - da strumentali prese di posizione e da ripetute e giornaliere campagne''.

''Riteniamo apprezzabili - sostiene Locchi in una nota diffusa da Palazzo Cesaroni - le responsabili parole del capogruppo Udc Sandra Monacelli e respingiamo il contenuto e il tono di quella rilasciata dal capogruppo del Pdl Raffaele Nevi, e anche quella del capogruppo Idv Oliviero Dottorini che e' di fatto sovrapponibile, in modo imbarazzante, a quelle del centrodestra''.

''Il Pd - afferma ancora il capogruppo - ha giudicato grave fin dall'inizio il quadro emerso dall'inchiesta giudiziaria, relativamente ad una zona di opacita' e di mancata chiarezza dei compiti che debbono appartenere alla politica e all'amministrazione, rispetto a quelli legati alla gestione. Il Pd dell'Umbria, di gran lunga il primo partito di questa regione, non e' quello che emerge da quelle affermazioni, ma al contrario cio' che e' emerso danneggia, ha danneggiato e continuera' a danneggiare in primo luogo il Pd, in termini di autorevolezza e consenso elettorale''.

''Le elezioni regionali vinte con largo margine nel 2010 - prosegue Locchi -, cosi' come riconfermato nelle ultime elezioni amministrative di pochi mesi fa, sono il frutto di un lavoro positivo svolto in precedenza in Umbria, oltre che della qualita' della nostra proposta di governo, e non certo per la presunta rete di clientele. A livello di partito e' iniziata una discussione che avra' come conclusione il rispetto sempre piu' vincolante di quanto previsto nello Statuto e nel Codice etico, affinche' episodi simili non solo non si ripetano, ma dei medesimi si possa avere percezione nel mentre dovessero verificarsi''.

Il capogruppo del Pd ricorda poi nella nota che a livello istituzionale, dopo il dibattito avvenuto in Consiglio regionale ad ottobre, ''gia' sono stati assunti atti di Giunta e di Consiglio, a partire dalla legge sulla governance del sistema sanitario regionale, che ha lo scopo di rendere sempre piu' trasparenti i criteri di nomina dei primari e degli altri livelli in cui si articola il sistema sanitario regionale''. ''Con l'obiettivo - aggiunge - di recuperare la massima trasparenza possibile in tutti i meccanismi di selezione, affinche' sia sempre e solo il merito il discrimine per l'accesso al sistema sanitario, ed anche per quanto riguarda appalti e forniture di servizi''.

''Una ulteriore tappa - prosegue il capogruppo regionale del Pd - sara' costituita dalla proposta di riforma dell'ordinamento sanitario regionale, la cui formulazione avverra', secondo quanto dichiarato dalla presidente stessa, entro ottobre. Un punto deve essere, pero', chiaro ai nostri avversari non meno che a qualche nostro alleato: il Pd non intende ricevere lezioni politiche ne' tantomeno di moralita' da nessuno, non riconoscendo la superiorita' ad alcun 'pulpito'.

Non ci faremo intimidire - afferma Locchi - da strumentali prese di posizione e da ripetute e giornaliere campagne, ma al contrario il Gruppo consiliare della Regione e il Partito Democratico utilizzeranno gli appuntamenti in programma, a partire dalla prossima settimana con la Festa nazionale degli enti locali, e dalle altre centinaia di iniziative in calendario. Spiegheremo la crisi che sta attraversando l'Italia e come si rifletta in Umbria la manovra di questo fallimentare e indecoroso governo, e parleremo anche di queste vicende che noi, per primi, riteniamo indispensabile vengano superate''.

''Ora - conclude Locchi - incoraggiamo la presidente della Giunta ad assumere le iniziative che riterra' opportune, pur consapevoli di un quadro giuridico dettato da precise norme nazionali, per recuperare serenita' su questioni di tale rilevanza e che rappresentano, a partire dalla sanita', un patrimonio di grande e positiva qualita'''.
 

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