Sanità/Critico l'Ordine dei medici di Perugia sulle misure per i ticket
![](http://umbrialeft.it/files/imagecache/grande/ticket_sanitari.jpg)
PERUGIA - ''In piu' occasioni'' l'ordine dei medici chirurghi e degli odontoiatri di Perugia ha rilevato la ''farraginosita', difficolta' di realizzazione, eccessivo carico per la macchina amministrativa per il rilascio delle esenzioni e verifica degli aventi diritto, con conseguente inadeguata risposta'', delle misure decise negli ultimi mesi dalla Regione sui ticket e sulle quote di partecipazione a carico dei cittadini per le prestazioni sanitarie.
In un comunicato a sigla del presidente dell'Ordine, Graziano Conti, si esprime ''il dubbio che l'insieme delle spese per strutture, personale, straordinari messe in campo per una manovra pensata per proteggere i meno abbienti, sia costato piu' di quanto doveva procurare. Forse un ticket di un euro a ricetta, per tutti, sarebbe stato la maniera piu' semplice per recuperare quei 10 milioni e 900.000 euro previsti dall'accordo Stato-Regione (nel 2010 le ricette spedite nelle farmacie della Regione sono state 10.155.959, e 5.259.222 nel primo semestre 2011)''.
''Il discorso risulta tanto piu' vero - prosegue l'Ordine dei medici perugini - se alla fine, dato che i conti presentati dalla Regione e spulciati dal ministero della Salute e da quello dell'Economia non tornavano, vi e' stata la necessita' di un correttivo e qualcuno ha avuto la bella idea di introdurre un nuovo originale balzello: l'aumento delle tariffe per la libera professione dei medici del 29%, cioe' di circa un terzo. Da questo rilevante aumento la Regione conta di ricavare la bella cifra di oltre 3,5 milioni di euro (3.645.010 per la precisione, oltre un terzo dei 10.900.000 da recuperare). Si parla, a sproposito il piu' delle volte, di 'aziendalizzazione' del servizio sanitario ma aumentare i costi per le attivita' rese dal personale in libera professione con tariffe fuori mercato significa esattamente il contrario'', e cioe' ''deprimere la domanda, spingere i cittadini verso il privato, rinunciare all'apporto di professionalita' di rilievo all'interno del servizio pubblico, demotivare e penalizzare i sanitari, percepiti, senza alcuna responsabilita', dall'opinione pubblica come professionisti esosi, mentre di questo aumento non sono per nulla responsabili e anche delle cifre precedenti percepiscono una modesta parte''.
''Dubitiamo - continua l'Ordine dei medici - che la Regione realizzera' le cifre che ha messo in conto, sicuramente non avremo un servizio migliore ne' una sanita' piu' efficiente e vicina al cittadino''.
![Condividi](/sites/all/modules/addtoany/images/share_save_171_16.png)
Recent comments
12 years 2 weeks ago
12 years 2 weeks ago
12 years 2 weeks ago
12 years 2 weeks ago
12 years 2 weeks ago
12 years 2 weeks ago
12 years 2 weeks ago
12 years 2 weeks ago
12 years 2 weeks ago
12 years 2 weeks ago