ROMA - Si e' conclusa l'indagine dell'Authority per la vigilanza sui contratti pubblici riguardante gli affidamenti di servizi socio-sanitari ed educativi da parte delle Aziende sanitarie locali. Su 42 Asl al vaglio dell'Autorita' trovate irregolarita' negli affidamenti per 35 di esse. Esaminati in totale 291 contratti per un importo complessivo di 311.455.845,76 euro.

L'indagine - si legge in un comunicato dell'Authority - ha preso origine da una nota stampa del presidente Giuseppe Brienza, con la quale a luglio 2010 l'Avcp invitava tutte le stazioni appaltanti che procedono ad affidamenti di servizi ad effettuare all'Osservatorio dei contratti pubblici le corrispondenti comunicazioni, ricordando che, in base alla normativa sulle cooperative sociali (art. 5 L. n. 381/91) non si possono stipulare convenzioni per la fornitura di servizi socio-sanitari ed educativi.

L'Osservatorio ha poi chiesto a tutte le Asl di fornire l'elenco di tutti gli affidamenti disposti. Dai primi dati raccolti era emerso che molti affidamenti non rientravano nei limiti di importo e di oggetto per cui sono stati avviati procedimenti istruttori sulle seguenti Asl: Avellino, Teramo, Sulmona, Verona 20, Latina, Umbria 3, Veneto 7, Forli', Monza e Brianza, Catania 3, Veneto 13, Vicenza 6, Cesena, Siena 7, Vercelli, Medio Friuli, Rimini, Reggio Emilia, Veneto 10, La Spezia, Prato, Alta Padovana, Livorno, Brindisi, Roma C, Lecco, Roma D, Belluno, Treviso, Napoli 1, Empoli, Pescara, Napoli 2, Torino Chivasso, Sassari, Verona, Roma F, Bat (Barletta-Andria-Trani), Massa Carrara, Caserta, Padova, Asur Marche.

Va precisato che in alcuni casi i chiarimenti delle stazioni appaltanti hanno consentito di escludere irregolarita'. Si tratta di procedimenti aperti nei riguardi delle Asl di Teramo, Cesena, La Spezia, Prato, Napoli 1 e Napoli 2 e Sassari, relativi a 36 contratti (12% del numero totale) per un importo complessivo di 95.871.133,25 euro (30,8% dell'importo totale).

A seguito delle numerose tipologie di irregolarita' riscontrate, l'Avcp ha emanato un atto (Deliberazione n. 34/2011) per richiamare le Asl al rispetto della normativa nazionale e comunitaria. In particolare l'Avcp rileva che non e' consentita la sottoscrizione di una convenzione di anno in anno con la medesima cooperativa per lo stesso servizio, pratica che elude i principi di rotazione ed economicita'.

 

 


 

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