UMBERTIDE - Arrivato e subito testato su pazienti affetti da lesioni midollari gravi, con risultati definiti ottimi, l'esoscheletro “Ekso'' recente acquisizione dell'area robotica dell'istituto Prosperius Tiberino di Umbertide. A darne notizia sono stati Mario Bigazzi, amministratore delegato dell'istituto riabilitativo, Marco Caserio e Paolo Milia, direttore sanitario e responsabile area neurologica della stessa struttura.

L'annuncio è arrivato in un incontro al quale hanno preso parte Franco Tomassoni, assessore alla Sanita' della Regione Umbria, Renee Maschke, responsabile della struttura complessa dell'Unità spinale unipolare dell'azienda ospedaliera di Perugia, e Giampiero Giulietti, sindaco di Umbertide.

“Si tratta - ha spiegato Bigazzi - della realizzazione di un progetto che e' partito cinque anni fa. Il traguardo massimo, per noi, sarà quello di dotare i pazienti di un apparecchio individuale, che potranno utilizzare nella loro vita e non solo in un ambiente ospedaliero. Prendere una cosa dall'armadio o alzarsi da una sedia sono piccoli gesti quotidiani, che rappresentano una perdita enorme per il paziente e di cui potrà riappropriarsi. Il nostro obiettivo è quello di ridare a queste persone una vita sociale, attraverso la ripresa del lavoro o dello studio”.

L'esoscheletro è un vero e proprio robot esterno capace di allungarsi fino a raggiungere un'altezza di 190 centimetri e di sostenere un peso di 100 chili, che viene indossato da diversi pazienti con lesioni spinali costretti sulla sedia a rotelle.

“Attualmente - ha precisato Caserio - abbiamo testato alcuni pazienti con lesione midollare, completa o incompleta, che non avevano mai fatto uso di apparecchiature robotiche, e devo dire che tutti hanno risposto bene al trattamento. Chiaramente a monte della scelta del soggetto, c'è una griglia di valutazione che contiene criteri clinici di inserimento e di non inserimento, che il paziente deve soddisfare per risultare idoneo all'utilizzo”.

I pazienti sono assistiti da uno staff composto da quattro fisioterapisti del centro, coadiuvato da alcuni membri della “California Ekso Bionics”, tra cui Andy Hayes, responsabile europeo della società americana.

“Stiamo testando l'apparecchio sui cosiddetti 'test pilot' - ha detto Milia -, cioè pazienti neurologici con lesioni spinali”. Secondo Tomassoni “l'esoscheletro servirà a migliorare, prima di tutto, la qualità della vita dei pazienti e quindi l'offerta qualitativa del sistema sanitario regionale”.
 

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