Sanità pubblica, quando passione e professionalità fanno la differenza
La sanità pubblica un bene prezioso che va tutelato e che, nonostante tutti i problemi tra inadeguatezza di gestione e mancanze di risorse umane ed economiche, va avanti grazie alla professionalità, passione e dedizione di uomini e donne che a vario titolo danno il proprio contributo. E se solitamente si parla di lunghe liste di attesa e malasanità è anche giusto, oltre che doveroso, dare risalto e ringraziare chi opera con umanità in campo sanitario. Ed è quello che è accaduto all’ospedale di Branca, grazie all’endocrinologo Vincenzo Ariete e al chirurgo Enzo Passeri. Il primo che ha preso a cuore la situazione di mia madre, indicandoci proprio il dottor Passeri che l’ha operata qualche settimana fa. La scorsa estate mia madre ha cominciato ad avere un piccolo problema, ma fastidiosissimo, all’alluce del piede destro. Che dopo un intervento non proprio appropriato da parte di un podologo e senza una medicazione consona è peggiorato. Nel dottor Passeri abbiamo visto, oltre che competenza e professionalità, un medico attento e con una grande umanità. Si vede anche quanta passione mette in quello che fa. Non a caso ci ripeteva: “Il lavoro di chirurgo è questo”. Non ci era mai capitato, se non raramente, vedere un medico tuttofare, controllare la medicazione di persona, per verificare che andasse tutto bene. Ed è questa la sanità che vogliamo, fatta di gente professionale, competente, che con empatia si prende a cuore ogni paziente. Questa è la sanità pubblica che vogliamo continui ad essere tale. Per questo ci tenevamo, a nome mio e di mia madre, ringraziare il dottor Ariete e il chirurgo Passeri e tutta la sua equipe del reparto di chirurgia dell’ospedale di Branca.
Rosaria Parrilla, giornalista
Maria Grazia De Vincenti
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