“Per la prima volta dal 2007, l'Umbria ha fatto registrare un'inversione di tendenza: il gap relativo alla mobilità extraregionale è positivo, la mobilità attiva è in aumento. Per quanto riguarda quella passiva, abbiamo preso accordi per la diminuzione del budget nei confronti della Regione Toscana, nello specifico dell'Istituto Cesalpino di Terontola, spalmando sul triennio 2012-2014 la riduzione programmata dell'attività e del conseguente volume finanziario con percentuali di decremento a salire dal 10 per cento per il 2012, al 12,5 per cento nel 2013 fino al 15 per cento del 2014. Al superamento del volume obiettivo è previsto un abbattimento dell'80 per cento. In questo modo si raggiunge l'obiettivo di fissare il fatturato del Cesalpino fino ad un massimo di 3 milioni di euro”: così ha risposto, stamani in Terza Commissione, l'assessore alla salute Franco Tomassoni all'interrogazione del consigliere Franco Zaffini (Fare Italia), che chiedeva conto della “forte mobilità passiva dei pazienti umbri verso il laboratorio di Terontola, principalmente per tac e risonanze magnetiche, esami che possono essere eseguiti anche in tante strutture umbre”.

 

Il consigliere Zaffini si è dichiarato “non soddisfatto” della risposta ricevuta, pur “accogliendo con favore le argomentazioni dell'assessore, sulle quali – ha aggiunto - vigileremo. Non è solo un problema di quadro generale della mobilità – ha spiegato – ma si tratta, nel caso del Cesalpino, di un istituto che ha un fatturato maggiore di quello di tutti i laboratori convenzionati in Umbria messi assieme. E non si va certo da Terni a Terontola per fare la Tac perché lì la fanno meglio, i motivi sono altri. Senza contare che in Umbria abbiamo tanti impianti sottoutilizzati e il problema delle liste di attesa, mentre a Terontola l'esame si fa subito. Per questo chiedo da tempo di discutere seriamente una questione che credo abbia poco a che fare sia con la Sanità che con la politica e ritengo che un primo risultato indotto sia stato proprio l'accordo con la regione Toscana”.

 

L'assessore Tomassoni ha anche sottolineato che “nell'accordo con la Toscana è stato fissato per Tac e risonanza il tetto pari al fatturato del 2009, ed essendo il fatturato in aumento ogni anno di circa il 9 per cento, l'aver fissato il tetto a quello del 2009 si traduce in un significativo abbattimento del volume finanziario dell'attività erogata dalla Toscana ai pazienti umbri”.

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