PERUGIA - “Prendo atto della nota ricevuta venerdì 13 marzo scorso dallo studio Legale dell’avv. prof. Giuseppe Caforio per conto di Sogepu con la quale si diffida il sottoscritto e si chiede di emendare e rettificare i contenuti relativi a Sogepu e alla discarica di Belladanza, ritenuti lesivi dell’interesse della società e della cittadinanza dell’Alto Tevere per aver creato allarmismo sociale, in relazione ad una nota da me inviata l’11 marzo scorso sulla necessità di monitorare la diffusione di patologie oncologiche in Umbria e in Alto Tevere”. Così il difensore civico regionale Marcello PECORARI in relazione ad una lettera aperta alle autorità politiche e sanitarie nazionali e regionali in ordine a “segnalazioni circa il crescente numero di tumori cerebrali in Alta Valle del Tevere” pubblicata l’11 marzo scorso”. 

“Nello scusarmi con Sogepu , in persona del suo amministratore unico dott. Cristian Goracci e con la cittadinanza – prosegue Pecorari - per le affermazioni fatte relative alla gestione del sito di Belladanza, prendo atto che Sogepu afferma di avere effettuato nel 2019 monitoraggio ed analisi del rischio approvata dagli Enti competenti che hanno confermato la non contaminazione del sito e l’assenza di rischi per la popolazione che vive nelle aree limitrofe e per i lavoratori che operano nell’impianto. In sostanza l’azienda ribadisce che non esistono motivi di allarme e che la salute dei cittadini è una sua priorità. Prendo pertanto atto di quanto indicato ed espresso da Sogepu la quale afferma che a seguito di accurate analisi e studi tecnici il sito di Belladanza non risulta contaminato” . 

“Resta in ogni caso confermata – aggiunge Pecorari - la richiesta del Difensore civico rivolta al ministro della Sanità, al direttore dell’Istituto superiore di sanità, alla presidente della Giunta, all’assessore regionale alla sanità, al Commissario della Usl Umbria 1, ai direttori dell’Arpa e dell’Aur, di porre in essere tutte le azioni e i controlli possibili per verificare lo stato di salute ambientale al fine di conoscere il numero e le casistiche dei malati oncologici in questa area degli ultimi anni, a partire dal 2014 ad oggi. Tutto ciò premesso – conclude il difensore civico regionale - prendo atto del contributo fornito da Sogepu e auspico una piena collaborazione tra tutti i soggetti coinvolti nella tutela della salute pubblica”. 

Condividi