Così il nuovo vescovo, Ernesto Vecchi . Ancora più esplicito il cardinale Ennio Antonelli, che ha presieduto la celebrazione: ''La politica e la cultura pubblica – ha detto - dovrebbero sostenere la famiglia normale, fatta da uomo e donna uniti in matrimonio e con più figli, dal punto di vista giuridico ed economico''.

TERNI – “L'Italia, mai così frastornata, ha bisogno di questo amore tra l'uomo e la donna, perché ha bisogno di famiglie solide e feconde, capaci di dare robuste fondamenta a un'Europa che sta andando alla deriva”: così il vescovo di Terni, Ernesto Vecchi, nella messa per San Valentino, presieduta dal cardinale Ennio Antonelli.

“Qui arrivano - ha voluto ricordare monsignor Vecchi - centinaia di giovani che hanno capito che il futuro si costruisce seguendo un progetto di vita. Vengono a venerare le reliquie del corpo decapitato di questo campione del dono di sé e ispiratore del vero amore tra l'uomo e la donna, l'unica sponsalità - ha concluso il presule ternano - che ha senso, in una società prigioniera del relativismo e dell'autoreferenzialità egoistica”.
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''La politica e la cultura pubblica dovrebbero sostenere la famiglia normale, fatta da uomo e donna uniti in matrimonio e con più figli, dal punto di vista giuridico ed economico'': ha poi ribadito il cardinale Ennio Antonelli, presidente emerito del Pontificio consiglio per la famiglia, nel corso dell'omelia della messa. Il cardinale Antonelli ha anche voluto ribadire che ''la religione non deprime la sessualità ma la esalta''.

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