SAN SEPOLCRO - Un vivace e partecipato incontro quello tenuto da Armando Pitassio, docente di Storia dell'Europa orientale dell'Università di Perugia, nella Sala del Consiglio comunale di Sansepolcro. Organizzato dall'associazione "Altotevere senza frontiere Onlus" in occasione dell'evento "Kosovo. Una terra sospesa fra le ferite del passato e la costruzione del futuro", la conferenza ha visto la presenza di oltre cinquanta partecipanti, un numero che vede gli organizzatori soddisfatti visti sia la specificità dell'argomento che la pioggia della giornata. Fra i presenti anche una buona rappresentanza della comunità kosovara e albanese residente nell'alta valle del Tevere.

Il professor Pitassio ha affrontato i temi fondamentali della storia recente del paese balcanico: dalla lotto pacifica per l'autonomia dalla Serbia condotta dal presidente Rugova fino al passaggio alla lotta armata condotta dall'esercito di liberazione nazionale dell'Učk. Una fase nella quale si è passati, all'indomani dell'intervento della Nato nel 1999 per porre fine alla pulizia etnica della Serbia di Milosevic, alla richiesta dell'indipendenza vera e propria, che è stata proclamata dal Kosovo nel 2008. Molto fragile, ha spiegato ancora il Pitassio, la situazione della neonata repubblica, per i problemi di povertà e di disoccupazione di larghi strati della popolazione, per l'elevato tasso di corruzione delle classi politiche e per la vasta presenza della criminalità organizzata, non senza le responsabilità degli organismi internazionali (Nato, Unione Europea) presenti in Kosovo. All'appassionante excursus del docente dell'Ateneo perugino è seguito un vivace dibattito al quale hanno dato vita soprattutto i rappresentanti della comunità kosovara, che hanno espresso molte posizioni divergenti rispetto alla storia recente del paese balcanico.

L'iniziativa si colloca come evento collaterale della mostra fotografica che si svolgerà fino a mercoledì 14 dicembre nel prestigioso scenario della Sala di Palazzo Pretorio, dove gli scatti realizzati dai volontari documentano volti, storie, città del Kosovo e l'impegno dell'associazione "Altotevere senza frontiere" a sostegno della popolazione. Presenti da due anni nel paese balcanico, i volontari hanno realizzato vari progetti, fra i quali la costruzione di una casa per una famiglia povera del paese di Istog e una raccolta di viveri a favore della casa-famiglia per bambini abbandonati di Raduloc, gestita dalla Caritas Umbria.
Per maggiori informazioni, si può contattare il numero 320 4223695, la mail info@altoteveresenzafrontiere.it o consultare il sito www.altoteveresenzafrontiere.it 

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