San Giustino/ Insediamento industriale in zona agricola: le perplessità del Pd
Ai appresentanti del PD eletti e/o nominati nell’Amministrazione Comunale
Agli organi di informazione
In data 11/02/2015 si è riunita l’Unione Comunale del PD allargata ai componenti i Comitati di Circolo di Selci, Lama e San Giustino, con all’ordine del giorno la proposta presentata all’Amministrazione Comunale circa un nuovo insediamento industriale in zona agricola.
Dalla discussione, sentita e partecipata, in sintesi, è emerso quanto segue.
Considerando anche il momento di crisi attraversato dal sistema economico, sarebbe sicuramente positiva la possibilità che l’ampliamento della produzione da parte dell’Azienda in oggetto, possa portare alla creazione di qualche posto di lavoro in più. Stessa valutazione positiva per gli introiti aggiuntivi che potrebbero entrare nelle casse del Comune.
A fronte di tali aspetti positivi si sono registrati pareri negativi circa gli aspetti di seguito riportati.
Il PD e i suoi alleati, meno di un anno fa, hanno fatto una campagna elettorale per le Elezioni Amministrative all’insegna della tutela ambientale, al punto da proporre un nuovo Piano Regolatore a cubatura zero; ovvero nessun incremento edilizio. La proposta in oggetto rappresenterebbe un’inversione nella nostra politica ambientale/industriale degli ultimi 20 anni, in palese contrasto con le norme e gli indirizzi del PRG attuale.
San Giustino risulta uno dei Comuni più industrializzati dell’Umbria ed ha ancora disponibilità nelle proprie zone industriali (ben 7!!!) di molte aree non sfruttate a pieno. La proposta sul tappeto prevede l’utilizzo di circa 40.000 mq di terreno agricolo di pregio oggi intensamente coltivato. L’insediamento proposto pregiudicherebbe sostanzialmente l’intera area (sarebbe difficile dire no ad altre richieste di utilizzo) che invece l’attuale PRG prevede di tutelare e mantenere nel suo stato attuale, anche alla luce di alcuni problemi idrogeologici non risolti.
La collocazione dell’insediamento sul cono visuale di Villa Graziani, per il recupero della quale sono stati spesi milioni di euro pubblici, comprometterebbe la sua valorizzazione nonché la sua tutela.
Il PD ritiene che con un maggior impegno, anche con interventi normativi o con regimi fiscali premiali, si potrebbero trovare soluzioni in zone già inserite nel PRG e/o utilizzare anche contenitori dismessi o sottoutilizzati; in ultimo, sarebbe opportuno utilizzare almeno zone agricole già fortemente compromesse comunque presenti in altre località del Comune. In ultima istanza, anche l’eventuale delocalizzazione di questo incremento aziendale, come paventato, in altri Comuni dell’Altotevere che hanno idonee disponibilità nelle loro aree industriali, non dovrebbe rappresentare uno spauracchio tale da condizionare le scelte più opportune.
Nel ritenere legittima la richiesta dell’Azienda in questione ad utilizzare l’area per lei più vantaggiosa, il PD ritiene che spetti all’Amministrazione Comunale il diritto/dovere di valutare le proposte in ordine agli interessi preminenti della collettività e non abdicare ai, seppur legittimi, interessi di parte.
Il PD, convintamente consapevole che le scelte in oggetto sono e devono rimanere in capo al Sindaco, alla Giunta ed al Consiglio Comunale, invita comunque i propri rappresentanti ivi eletti e/o nominati, a tener conto:
-di quanto proposto ai nostri concittadini nel Programma Elettorale,
- della storia amministrativa del Centro-Sinistra nel nostro Comune,
- della necessità di un maggior approfondimento delle questioni in oggetto, teso a valutare tutti gli aspetti che concorrono alla tutela degli interessi della nostra comunità nel suo insieme.
Il Segretario
Andrea Vezzini
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