Rifondazione Comunista denuncia il gravissimo stato di  degrado in cui versa da anni la Casa delle Musiche. 

La struttura comunale che si trova a Borgo Bovio, si sviluppa su una superficie di oltre 1.000 mq, è suddivisa in 3 piani, ha 4 sale di registrazione e un auditorium da 100 posti. E’costata 1.500.000  euro ed è stata inaugurata nel 2014 dalla giunta Di Girolamo.  

Secondo le previsioni avrebbe dovuto ospitare corsi di formazione, concerti ed eventi musicali di ogni genere per permettere ai giovani ternani di coltivare e sviluppare l’amore per la musica, ma in realtà non è mai entrata in funzione anzi, è diventata un punto di ritrovo notturno per balordi e tossicodipendenti. Attualmente versa in una condizione di pericoloso e totale abbandono: la scala d’accesso è interamente coperta da uno strato di vegetazione, la porta di ingresso è divelta, i muri imbrattati, gli arredamenti distrutti, i controsoffitti crollati. Il danno è stato valutato intorno ai 200.000 euro. 

Rifondazione Comunista invita la giunta comunale ad intervenire urgentemente affinché l’edificio sia messo in sicurezza e sia recuperato come centro di produzione,  sperimentazione, aggregazione,  idoneo a fornire servizi legati alla musica.

Si auspica che i fondi del PNRR possano essere utilizzati per la riedificazione dell’area polivalente e per la sua attivazione come sede di studi e spazi per corsi di musicoterapia e psicoterapia, ma anche come luogo dove tenere seminari, lezioni, sessioni di produzione, musica d’insieme, master class  e realizzare servizi aggiuntivi come caffetteria, biblioteca, libreria e spazio tecnologico. L’obiettivo primario è quello di creare un centro dove si svolgano attività a sostegno della crescita culturale e sociale  con azioni rivolte allo studio e alla diffusione della musica, dove le persone  possano  incontrarsi, comunicare, condividere le proprie passioni, allargare le proprie competenze e dove l’inclusione, la relazionalità e l’espressione creativa trovino completa realizzazione. 

Dopo la pandemia, si è capito quanto siano fondamentali gli spazi fisici per una maggiore socialità  e questa struttura potrebbe  funzionare come avvio di un processo di community building da destinare  ai giovani e alla loro istruzione musicale. Insomma la creazione di questa e di simili iniziative migliorerebbero la vitalità artistica della nostra  comunità, ridurrebbero la marginalizzazione sociale, aumenterebbero il benessere degli interessati, insomma potrebbero tramutarsi in un  beneficio collettivo anche dal punto di vista turistico se fossero organizzati eventi in grado di attirare gli appassionati da altre città e altre regioni.

La comunità musicale della nostra città merita di essere valorizzata. Salviamo e restituiamo ai ternani la Casa delle Musiche!

NO ALLA PRIVATIZZAZIONE DEGLI SPAZI CULTURALI

 

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