PERUGIA - Dal 10 al 20 maggio si terrà in Umbria uno scambio internazionale sulla salute mentale comunitaria a cui  partecipano i servizi di salute mentale delle Asl 1 e Asl 2 dell'Umbria e operatori socio-sanitari e docenti universitari provenienti dal Brasile (Stato di Sâo Paulo).

Lo scambio prevede anche tre appuntamenti pubblici nelle giornate del 12, 19 e 20 maggio. L'iniziativa rientra nell'ambito del programma cooperativo di ricerca e scambio culturale fra Italia (Regione dell'Umbria) e Brasile (Municipi di São Carlos, Araraquara e altri nello Stato di São Paulo) dal titolo "Politiche, cittadinanza e reti di salute mentale comunitaria", realizzato dalla sezione antropologica del "Dipartimento di Filosofia, Scienze Sociali, Umane e della Formazione" dell'Università di Perugia.

Il programma,  finanziato e sostenuto da Regione dell'Umbria e Università degli studi di Perugia, ha l'obiettivo di  studiare e "attivare nella pratica" strategie innovative di salute mentale con una partecipazione sociale allargata.  

Gli ospiti brasiliani e gli operatori della salute mentale prenderanno parte a Perugia  lunedì 12 maggio (dalle ore 9.30 a Palazzo Stocchi di Piazza Matteotti)  e lunedì 19 maggio (dalle ore 9.30 alla Sala Azzurra del Palazzo del Broletto a Piazza del Bacio), per l'intera giornata, a  "Deistituzionalizzare il lavoro di cura,  laboratorio interdisciplinare su pratiche, politiche e diritti tra Italia e Brasile", promosso da Regione Umbria, Università degli studi di Perugia e ADISU. Si tratta di una iniziativa sperimentale articolata in seminari, incontri e scambi  per raccontare le diverse realtà e affrontare, anche insieme alla cittadinanza,  problematiche e potenzialità dei servizi di salute mentale nei due Paesi.

Infine martedì 20 maggio (dalle ore 9.30)  nell' Ex Ospedale Psichiatrico Santa Margherita di Perugia si terrà un incontro sulla storia della lotta antimanicomiale in Umbria, con la partecipazione di Tullio Seppilli e Franco Scotti. 

Il  Laboratorio – affermano gli organizzatori -  sarà anche l'occasione per commemorare due giornate storiche: il 13 maggio 1978, con l'approvazione della legge 180 che ha chiuso gli ospedali psichiatrici in Italia; il 18 maggio 1987, giorno di nascita in Brasile del movimento nazionale di lotta antimanicomiale, nel quadro del più ampio processo di democratizzazione della società civile dopo la fine della dittatura.

Italia e Brasile da tempo hanno avviato stretti rapporti di collaborazione nel campo della salute mentale, iniziati con il ciclo di conferenze di Franco Basaglia a São Paulo, Belo Horizonte e Rio de Janeiro nel 1979 e proseguiti  con progetti di cooperazione in materia di  salute collettiva. Molte iniziative realizzate in Brasile sono assimilabili a quelle del nostro Paese, in particolare per quanto riguarda la collocazione della salute mentale nell'ambito di un sistema unificato di salute; l'importanza attribuita alle politiche di base e alla prevenzione; la mobilitazione di larghe fasce della popolazione e di movimenti sociali;  la difesa dei diritti fondamentali e l'attivazione dei diritti di cittadinanza. 

Nel campo della salute mentale – concludono gli organizzatori,  lo studio e lo scambio di  conoscenze ed esperienze è  fondamentale, soprattutto di fronte ad una crisi economica e sociale che ha un profondo impatto strutturale sulle politiche pubbliche, sulle forme di socialità e sull'esercizio attivo di diritti fondamentali delle persone.

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