Sandro Gulino, presidente di Confesercenti dell'Umbria porta l'esempio di Orvieto dove e' terminata da poco Umbria Jazz winter. "Nel passato - ha detto -, la manifestazione portava benefici a tutte le categorie. Quest'anno, ne hanno tratto vantaggio alberghi e bar, pochissimo il settore dell'abbigliamento e della pelletteria". "La crisi frena gli acquisti". "E questo - ha aggiunto - è un trend che vale per tutta la regione, anche a Perugia dove in questi giorni c'è un buon flusso turistico"
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PERUGIA, 5 GEN - Sono caute le prime valutazioni delle associazioni dei commercianti nel primo giorno dei saldi invernali. Il ponte della Befana favorira' infatti un maggiore flusso di turisti, ma non e' cosi' scontato che questo determini automaticamente un aumento nelle vendite. Segnali negativi, invece, dall'associazione dei consumatori Adoc.

Sandro Gulino, presidente di Confesercenti dell'Umbria porta l'esempio di Orvieto dove e' terminata da poco Umbria Jazz winter. ''Nel passato - ha detto -, la manifestazione portava benefici a tutte le categorie. Quest'anno, ne hanno tratto vantaggio alberghi e bar, pochissimo il settore dell'abbigliamento e della pelletteria''. Secondo il presidente della Confesercenti infatti ''la crisi frena gli acquisti''. ''E questo - ha aggiunto - e' un trend che vale per tutta la regione, anche a Perugia dove in questi giorni c'e' un buon flusso turistico. La speranza, per i saldi, e' che i commercianti possano liberare almeno i capi a magazzino. Non certo di recuperare i mancati incassi di Natale e dei mesi precedenti''.

Per Gulino sara' possibile tracciare un primo bilancio ''solo fra una settimana, quando si concludera' il grosso degli acquisti a prezzi scontati''. Anche per il presidente della Confcommercio di Perugia, Giorgio Mencaroni le premesse non sono delle migliori. ''Ci auguriamo un bilancio positivo dei saldi - ha proseguito -, ma al momento e' bene sottolineare che alcuni commercianti si trovano costretti, per esigenza di cassa, a svendere il prodotto e a fare saldi anche oltre il 50 per cento su merce di stagione. A vendere sottocosto per onorare le scadenze''.

Come a dire che ''non sempre a sconti elevati corrisponde merce di magazzino o scadente''. Mencaroni si dice insoddisfatto dei provvedimenti assunti dal Governo Monti. ''Serve altro - ha sostenuto - per far ripartire i consumi''.

Intanto, dalle associazioni dei consumatori arrivano segnali negativi. Angelo Garofalo, presidente di Adoc Umbria ha parlato di stime in rosso. ''Per l'Umbria - ha detto - si prevede un calo delle vendite dei saldi pari al 30% rispetto al 2011 e una spesa in ribasso del 21%. Dopo i primi due giorni di saldi, dove la curiosita' e la scelta sara' maggiore, ci sara' un calo significativo delle vendite''. Per Garofalo, i saldi ''scontano anche la miopia dei commercianti''. ''Se la stagione dei saldi partisse a ridosso delle feste natalizie - ha concluso -, come accade in tutti i Paesi occidentali, dagli Stati Uniti all'Inghilterra, gli incassi per i commercianti potrebbero essere maggiori a quanto registrato''.
 

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