PERUGIA - “Non esiste in letteratura scientifica alcun dato che giustifichi un ricovero ospedaliero per la Interruzione Volontaria Gravidanza farmacologica e che altri Paesi europei hanno deciso da almeno 20 anni che la RU 486 possa essere dispensata in regime ambulatoriale”. Così il consigliere regionale Attilio Solinas (Misto MdP-presidente della Commissione sanità dell’Assemblea legislativa), che interviene a commento della interrogazione di Question time del consigliere De Vincenzi (Misto Umbria-next) sulla somministrazione della pillola RU486 (link https://tinyurl.com/y693bqxa(link is external)). Solinas sottolinea che “Francia e Belgio permettono ai Medici di famiglia formati ed in rapporto con le strutture ospedaliere Ospedali di fornire aborto medico alle donne”.

Solinas spiega poi che “alcune Regioni italiane come Toscana e Lazio stanno sperimentando la pratica della IVG medica in Consultori e poliambulatori attrezzati. Ciò che si risparmierebbe dai ricoveri ospedalieri potrebbe essere quindi utilizzato sia per potenziare la preziosa rete dei consultori pubblici, che in Umbria è ormai ridotta ai minimi termini, sia per la promozione, come previsto dalla 194, di un accesso gratuito alla contraccezione, che è l’unica reale prevenzione all’aborto”.

Facendo proprie le proposte della vicepresidente dell’Associazione ginecologi territoriali (Agite) Marina Toschi e Wanda Scarpelli della Cgil-Umbria, Solinas rileva che  “È pura ideologia contro la libertà femminile che nulla ha a che vedere con la Scienza e con la pratica medica, obbligare a 3 giorni di ricovero per l’RU486, come fosse una “protezione” sanitaria contro la “solitudine” delle donne”; inoltre – ricorda ancora Solinas -, “è tempo che anche in Umbria ci si preoccupi di adeguare i Consultori, rendendo gratuita la contraccezione come hanno fatto Marche, Lombardia, Puglia, Emilia Romagna e Toscana”. 

 

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