di Alfonso Gianni 

Tempo addietro i sociologi e i politologi parlavano di un "caso Italiano". Erano gli anni sessanta e settanta, caratterizzato da forti lotte sindacali e sociali da un lato e dalla conventio ad escludendum che teneva fuori il Pci dal governo (bei tempi). Oggi si parla del nostro paese in senso (quasi) opposto. Secondo una classifica dell’Ocse sui salari rapportati ai prezzi, basata su dati Eurostat, in Italia si guadagna meno che nel 1990: è l’unico Paese dell'Ue dove i salari reali sono scesi. In più abbiamo al governo le destre e la sinistra si fa fatica a trovarla. La sconfitta politica è cominciata da quella sociale, dalla "moderazione salariale" (eufemismo), dalle politiche concertative, dalla precarizzazione del lavoro, dalla marginalizzazione del conflitto.

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