Rosalia, formosa società che allacciò a Parigi relazioni con grandi pittori
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di Elio Clero Bertoldi
Questa è Rosalia Tobia (1860-1932) una bella ciociara, solida ed in carne (veniva da Picinisco in provincia di Frosinone) che si era trasferita a Parigi (1887), dove aveva fatto la cameriera per la principessa Ruspoli e che, più tardi, aveva aperto una trattoria, “Chez Rosalie”, a Montparnasse, frequentatissima da artisti e dal bel mondo, in genere.
L’immagine è un particolare della tela de "Les deux bagneuses" del famoso pittore neoclassicista William Adolphe Bouguereau (1825-1905).
Rosalie - così la chiamavano in Francia - negli anni della gioventù e della bellezza prorompente, aveva posato per molti artisti, da uno dei quali aveva anche avuto un figlio.
Tra costoro, oltre a Bouguereau, Alexandre Cabanel, Carolus Duran, Charles Emile Auguste, l’americano James Whistler (per alcuni il padre del bambino di Rosalia).
Ormai sfiorita nella bellezza conobbe e frequentò anche Amedeo Modigliani, che giunto da Livorno, aveva trovato casa a poche decine di metri dalla trattoria.
Col connazionale allacciò un rapporto materno e protettivo: gli prestava denaro, lo ospitava senza farlo pagare. Lui in cambio gli lasciava schizzi e disegni.
Rosalia, visse gli ultimi anni nel sud della Francia, dove si spense a 72 anni.
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