A chi vuole difendere le province rispondono quelli che rilanciano sulle macro regioni con il risultato che si arriverà ad un nulla di fatto, ad una paralisi totale,  lasciando il governo libero di decretare sulla organizzazione istituzionale dell’Umbria.

Una grave responsabilità della sinistra umbra che continua a dimostrare di non saper scegliere e soprattutto di privilegiare le ragioni dello scontro interno a quelle di tutta la comunità.

Alla vigilia di importanti scadenze, l’Umbria si presenterà senza proposte concrete, senza uno straccio di idea sul riordino perché il partito di maggioranza è paralizzato dalla conta interna e dai personalismi esasperati.

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