ACQUASPARTA - La valorizzazione dei centri storici e' un fattore fondamentale per l'Umbria, che sulla inimitabile unita' del suo paesaggio e dei suoi centri storici ha costruito la sua immagine e la sua identita': l'identita' della regione e' un ''unicum'', un valore aggiunto, anche dal punto di vista turistico, su cui far decollare lo sviluppo economico. Lo ha detto l'assessore regionale ai centri storici, cultura e turismo, Fabrizio Bracco, aprendo oggi ad Acquasparta il convegno sul tema ''L'attuazione dei quadri strategici di valorizzazione nei centri storici umbri'', organizzato presso la Casa della cultura Matteo di Acquasparta dalla Regione Umbria, dal Comune di Acquasparta, dalla Confcommercio regionale e dalla sezione umbra dell'Istituto nazionale di urbanistica.

Una giornata di dibattito, di studio e di riflessione - e' detto in una nota della Regione - fra amministratori regionali, provinciali, comunali, tecnici e addetti ai lavori per fare il punto sullo stato di attuazione e rilanciare la l.r. ''12''/2008, che - e' stato ricordato - promuove un nuovo approccio al recupero ed alla valorizzazione dei centri storici, attraverso gli strumenti del ''quadro strategico di valorizzazione'' (per un approccio multidisciplinare, multisettoriale ed integrato) e l'''ambito di rivitalizzazione prioritaria'', focalizzata sullo sviluppo economico e sociale dei centri storici. Una grande novita' - e' stato sottolineato - un vero e proprio ''cambio di paradigma'' rispetto al tradizionale approccio urbanistico, che si esprimeva nella disciplina dei Piani regolatori o dei Piani particolareggiati.

''I quadri strategici di valorizzazione - ha detto l'assessore regionale - sono il frutto di un approccio multisettoriale al problema dei centri storici, che ha nella multidisciplinarita', programmazione, integrazione, partecipazione e semplificazione le sue parole d'ordine, in una condivisione responsabilizzata di tutta la societa' per il rilancio dei suoi centri storici, tratto identitario e culturale dell'Umbria ricco di grande valore turistico. E' questo - ha sottolineato l'assessore - il senso originario della legge '12', che va recuperato e attuato''.

''Cio' che va bene per il residente - ha detto il presidente di Unioncamere Umbria Giorgio Mencaroni - va bene per il turista, e dunque cio' che realizziamo per migliorare la qualita' della vita di chi abita il centro storico automaticamente diventa 'spendibile' nell'offerta turistica, il senso tangibile di un 'made in Italy' inimitabile e, soprattutto, non delocalizzabile. Occorre - ha aggiunto Mencaroni - lavorare per una programmazione integrata delle attivita' di comunicazione e promozione, evitando la parcellizzazione e recuperando risorse utili alle politiche generali dei centri storici''.

Nel corso della presentazione dei contributi tecnico-scientifici, si e' parlato, fra le ipotesi in discussione sul tema della ''premialita' edificatoria'', dei ''crediti edilizi verdi'', eventualmente destinati dai Comuni a proprietari di complessi urbani dismessi o di edifici degradati dei centri storici, che riqualifichino i beni con progetti rispettosi del carico urbanistico ed ambientale sostenibile. Come esempio innovativo di valorizzazione condivisa di territori e centri storici, oltre che di applicazione originale della legge ''12'', il sindaco di Acquasparta, introducendo i lavori, ha citato il ''Quadro strategico di valorizzazione'' intercomunale, che coinvolge Acquasparta, San Gemini e Massa Martana in un unico processo di rivitalizzazione economica, sociale e urbana dei centri storici delle tre amministrazioni.

''Questo appuntamento - ha detto, a conclusione dei lavori, la presidente della Regione Umbria, Catiuscia Marini, intervenuta alla sessione pomeridiana del convegno - rappresenta un importante contributo alla gestione concreta di questa esperienza, il primo evento di valutazione sia della gestione della fase progettuale della legge regionale 12/2008 sia degli strumenti finanziari, pubblici e privati, che ne consentono l'attuazione, sia di alcune modalita' attuative e partecipative''.

''Il problema - ha sottolineato la presidente - e' in che modo possiamo mettere a punto un coordinamento delle politiche sui centri storici, per offrire una proposta coordinata, fondata sulla partecipazione, per raggiungere gli obiettivi posti dai quadri strategici di valorizzazione dei centri storici umbri''.

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