di Elio Clero Bertoldi

PERUGIA - Questo è il particolare del volto de “La dama con l’ermellino” di Leonardo Da Vinci (1452-1519). La rappresentata viene individuata in Cecilia Gallerani, giovane e bellissima amante di Ludovico il Moro, signore di Milano. 
Il dipinto - un olio su tavola - risale agli anni 1488-1490. La collana che Cecilia porta al collo è un dono dello Sforza all’amata.
L’opera, finita nel Settecento ad una casata principesca polacca - per iniziativa di Izabela Fleming in Czartoryska (1746-1835) -, nel 2016 è stata ceduta con tutta la collezione allo stato polacco per 100 milioni di dollari (non mancarono le polemiche perché il museo principesco dei Czartoryski conteneva opere per un valore complessivo di dieci volte il prezzo versato).  
L’ermellino allude al titolo onorifico di cavaliere dell'Ordine dell'Ermellino che il Moro ricevette dal re di Napoli Ferdinando I di Aragona.
Quando la stessa Gallerani mostrò il dipinto ad Isabella d’Este, marchesa di Mantova, anche quest’ultima cercò di farsi ritrarre da Leonardo. Non ci riuscì: resta solo un cartone, che si trova al Louvre, una prova all’evidenza, del ritratto. 
 “La dama con l’ermellino” - rapinata dai nazisti nella Seconda guerra mondiale e poi restituita ai legittimi proprietari - è esposta al Museo nazionale di Cracovia, castello del Wawel.

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