di Elio Clero Bertoldi 

PERUGIA -!Si intitola 'Fiamma' ed é il ritratto femminile dipinto a Firenze, appena un anno prima di essere deportato ad Auschwitz, dal pittore ebreo tedesco del Novecento Rudolf Levy (1875-1944), opera acquistata tempo fa dalle Gallerie degli Uffizi.

Raffigura una ragazza bionda - viso pensieroso, braccia conserte - seduta ad una scrivania con dei libri davanti (uno dei quali aperto alle prime pagine) - un maglione rosso addosso e, quale sfondo, una parete di colore azzurro intenso. 
In occasione del Giorno della Memoria, il quadro di solito viene esposto a Palazzo Pitti, all'ingresso della Galleria Palatina, nel Corridoio delle Statue.
Il dipinto presentato a Tel Aviv nel 1968 e a Milano e Berlino nel 1995, campeggia come immagine di copertina del libro di Michele Sarfatti 'Gli ebrei nell'Italia fascista. Vicende, identità, persecuzione', pubblicato una ventina di anni fa da Piccola Biblioteca Einaudi.
Levy, che era nato a Stettino, in Polonia, soggiornò e visse nel capoluogo toscano - nella Pensione Bandini in Palazzo Guadagni di piazza Santo Spirito - gli ultimi anni della sua vita. 
Il suo esilio era iniziato nel 1933, a Rapallo, per proseguire, nel 1934-36 a Maiorca e, dopo aver tentato invano di partire per New York, in Dalmazia, a Ischia e a Roma.
Giunto a Firenze nel dicembre 1940, vi restò fino al 12 dicembre 1943, quando fu arrestato e deportato ad Auschwitz dove morì.

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