La riscoperta del sé
Nodi e snodi dell’anima da soli valgono un viaggio. Tra battito e respiro, un inabissamento in spazi sospesi ed insondati a bordo di Animula, la performance - ideata, realizzata ed interpretata da Daria Menichetti - presentata domenica scorsa allo Spazio Zut di Foligno. C’è un prima ed un dopo, morte e rinascita di un’ “animula vagula, blandula”, che passano per una trasformazione. Cosa troverà la coscenza tra i pezzi di un sé, incantato ed involuto, tra polvere ed altri relitti? Cosa emergerà dallo slow motion della memoria e dalle scansioni di un profondo sé femminile? A questi interrogativi sembra dare risposta la performance della danzatrice perugina che, partendo dalle Memorie di Adriano di Marguerite Yourcenar, mette a frutto un percorso formativo ampio. Dai primi passi in danza contemporanea, alla Dance Gallery di Perugia, alla formazione in scrittura per la danza contemporanea (Raffaella Giordano) e danza sensibile (Claude Coldy) alle collaborazioni con tanti protagonisti della danza contemporanea nazionale ed internazionale. Il lavoro è stato prodotto nel 2016 da Sosta Palmizi.
Isabella Rossi
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