Rischio sismico ed idrogeologico: ecco il nuovo piano di intervento 2010/2014
PERUGIA - La necessità di tenere sotto controllo in maniera scientifica le zone a rischio sismico ed idrogeologico dell’Umbria, con particolare riferimento al Piano di Assetto Idrogeologico (PAI) del bacino del Tevere, ai centri abitati regionali instabili individuati con decreto dello Stato o della Regione, alle aree a più alta vulnerabilità sismica ed ai Piani di protezione civile adottati, ha indotto la Giunta regionale, su proposta dell’Assessore Stefano Vinti, ad approvare il Programma di Lavoro, denominato “Piani, interventi e sistemi di monitoraggio per la prevenzione del rischio sismico e del rischio idrogeologico-frane” che si svolge nel quadriennio 2010-2014.
L’asse si articola in attività ed in particolare l’Attività “Piani e interventi per la prevenzione dei rischi naturali”, ha come finalità specifica la realizzazione di piani, sistemi di monitoraggio ed interventi per la prevenzione e gestione dei rischi naturali (sismici ed idrogeologici). Nel periodo 2007-2013 questa attività prevede essenzialmente interventi non strutturali di prevenzione dei rischi naturali attraverso sette azioni specifiche di studio/analisi, curate dalla Regione dell’Umbria, che porteranno alla redazione del Piano Regionale Coordinato di Prevenzione Multirischio, sia per i rischi naturali che per quelli tecnologici e farà capo al Centro Funzionale di Protezione Civile.
Quattro azioni saranno sviluppate nel quadriennio 2010-2013 dal Servizio Geologico e Sismico e riguardano: la realizzazione di carte di pericolosità e di microzonazione sismica e di sistemi di monitoraggio sismico per la redazione del Piano di prevenzione del Rischio Sismico; le valutazioni di vulnerabilità urbana e modello di certificazione di vulnerabilità di edifici ai fini della redazione del Piano di prevenzione del rischio Sismico; la valutazione vulnerabilità sismica di edifici strategici e rilevanti, di infrastrutture e di beni ambientali di proprietà pubblica ai fini della redazione del Piano di prevenzione del Rischio Sismico ed infine il Piano ed i sistemi di monitoraggio per la prevenzione del rischio idrogeologicofrane.
“Tutti i programmi di lavoro relativi alla prima fase di attività 2007-2009, ha dichiarato l’Assessore Vinti, sono ormai conclusi con successo o, in limitati casi, in avanzata fase di attuazione e quindi ad ulteriore sviluppo dei risultati finora conseguiti si rende necessario effettuare, nell’ambito delle quattro azioni affidate al Servizio Geologico e Sismico, studi e ricerche complementari alle attività già svolte, necessari per approfondire le tematiche in questione e per cogliere gli obiettivi finali specifici di ogni azione”.
“Per pianificare le attività e garantire il raggiungimento degli obiettivi, continua Vinti, è stato predisposto un apposito Programma di Lavoro che individua le sub-attività da svolgere, i soggetti coinvolti ed i costi previsti, tenendo presente che l’importo assegnato al Servizio Geologico e Sismico per lo sviluppo delle quattro azioni di propria competenza nel periodo 2010-2013 è di oltre 1.600.000 euro, e che buona parte dei progetti di studio/analisi richiede, come già nel precedente triennio, il coinvolgimento di Istituti di Ricerca e Centri Universitari specializzati e all’avanguardia negli studi di settore. Ciò, conclude l’Assessore Vinti, in considerazione della peculiarità e della grande importanza degli obiettivi tecnico-scientifici, volti a definire, attraverso la ricerca, modelli e procedure esclusive da applicare alla realtà del territorio regionale e del suo patrimonio edilizio”.
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