Grande soddisfazione, da parte della CNA di Perugia, per l’arrivo dei fondi FAS destinati alla riqualificazione dell’area industriale di Santa Andrea delle Fratte. Ad affermarlo è Mario Rossi, Presidente territoriale CNA di Perugia, che interviene per sottolineare come, “con i 4.2 milioni di euro stanziati, sarà possibile realizzare gli interventi necessari per rendere quell’area confacente alle esigenze delle imprese chi vi operano quotidianamente”.

L'auspicio della CNA “è che, entro il 2011, il Comune di Perugia possa far partire i primi lavori che, come annunciato dall’Assessore ai lavori pubblici Ilio Liberati, riguarderanno strade, fogne, pubblica illuminazione e banda larga. D’altre parte – prosegue Rossi - è dal 2004 che la nostra organizzazione, insieme alle altre Associazioni di categoria, alle Istituzioni e alle imprese localizzate nell’area e riunite in un consorzio, è fortemente impegnata per raggiungere questo obiettivo. Ora, in attesa delle risorse stanziate è arrivato il momento di avviare un percorso analogo a quello seguito per questa area, al fine di favorire la riqualificazione e la valorizzazione di altre importanti aree industriali ed artigianali del perugino, con particolare riferimento a quelle di: Ponte San Giovanni, Ponte Valleceppi e Ponte Felcino, dove insistono problematiche analoghe a quelle esistenti a S. Andrea delle Fratte”.

Vale la pena ricordare che è proprio nelle zone industriali dei ponti che sono localizzate il più alto numero delle imprese manifatturiere di Perugia, circa 700 tra imprese artigiane ed industriali. “In base alle nostre prime rilevazioni – prosegue il presidente territoriale CNA di Perugia - anche in tali aree insistono problematiche relative a strade, pubblica illuminazione, smaltimento dei rifiuti, fognature e segnaletica. Non dobbiamo dimenticarci del fatto che una delle motivazioni principali per cui nelle aree industriali del perugino esistono le problematiche sopra elencate, sta nel fatto che il Comune di Perugia, a differenza di altri territori dell’Umbria, fino ad oggi non ha potuto utilizzare le risorse derivanti dai fondi comunitari per le riqualificazioni delle zone industriali. Pertanto, anche in questo caso sarà necessario individuare dei percorsi del tutto innovativi che vedano coinvolte tutte le istituzioni, in primis la Regione dell’Umbria, le Associazioni di categoria e le imprese stesse. In quest’ottica - conclude Mario Rossi - diamo sin da ora la nostra disponibilità ad una stretta collaborazione con tutti i soggetti che insieme a noi vorranno lavorare verso il raggiungimento di questo ulteriore obiettivo, necessario per creare le condizioni per l’avvio di una nuova fase di crescita e di sviluppo del nostro territorio. Se tutti riteniamo che l’uscita dalla crisi sarà trainata dal manifatturiero, allora è nostro compito creare tutte le condizioni necessarie a facilitare il riposizionamento delle imprese produttive, tra queste è importante anche la riqualificazione dei luoghi dove esse sono localizzate.”
 

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