Rilanciamo a gran voce uno sciopero generale e sociale contro il processo di mercificazione del lavoro, fortemente sostenuto dalle politiche neoliberiste dell’ultimo ventennio.
La manifestazione di Piazza Matteotti di sabato in difesa del lavoro, a sostegno dei lavoratori e delle lavoratrici della Perugina ha messo in luce ancora una volta il ricatto del capitale, perpetrato attraverso meccanismi di dumping.
E’ evidente il conflitto in atto fra la moltitudine e le tecnocrazie neoliberali: il processo di precarizzazione selvaggia, lo smantellamento del nostro sistema di welfare, le politiche aziendali di delocalizzazione associate alle politiche neoliberiste di riduzione dei diritti e delle tutele sul lavoro conducono in unica direzione la mercificazione del lavoro e dell’esistenza.
La governance neoliberale mira a dividerci per imporre i propri diktat proprio per questo riteniamo che sia fondamentale avanzare la proposta di uno sciopero sociale e generale, quale spazio comune di lotta.
Pensiamo allo sciopero sociale e generale come esercizio di resistenza, capace di mettere al centro, del discorso e delle pratiche, la lotta dentro e fuori il lavoro, la questione della redistribuzione della ricchezza, per un salario minimo, per un reddito di cittadinanza, per un welfare universale diretto e indiretto, per un lavoro dignitoso e tutelato.
Per questo ci rivolgiamo a tutte e tutti, alle associazioni, ai movimenti, ai partiti e ai sindacati che in questi anni hanno provato a resistere a queste politiche e pensiamo sia il momento di saldare le singole lotte con uno sciopero sociale e generale, di costruire un’alternativa alle politiche neoliberiste degli ultimi vent’anni.
Rivendichiamo insieme per tutti e tutte diritti e tutele, in difesa del lavoro e della dignità di tutte e tutti. "

Un'alleanza popolare per la democrazia e l'eguaglianza-Perugia

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