Il capogruppo del Pdl in Consiglio regionale, Raffaele Nevi, invita a riflettere sui futuri assetti istituzionali e sulle ipotesi di cui si sta già discutendo, nello specifico sulle vicende legate al destino della Provincia di Terni: “A chi oggi con un po’ troppa fretta dice aprioristicamente no all’ipotesi di costruire una nuova provincia di Terni più grande, come sembra fare il sindaco di Spoleto, dico di essere molto attento a valutare bene tutte le cose, senza guardare solo all’oggi, ma capendo bene ciò che succederebbe il giorno dopo. Come succede in una famiglia – afferma Nevi - se c’è solidarietà tra i suoi componenti la famiglia dura ed è forte, ma se non c’è rischiano di rompersi quei legami e ciò porterebbe conflitti e, in questo caso, un sicuro inasprimento dei localismi. A quel punto chi ne farebbe le spese non sarebbero certamente i due maggiori centri (Terni e Perugia), ma tutti gli altri e si scatenerebbe una guerra totale anche per ciò che attiene la Sanità, la cultura, il patrimonio, gli investimenti regionali e quant'altro”. “Quindi io auspico – conclude Nevi - che la Regione inviti tutti alla calma, a ragionare, e prenda in mano direttamente questa situazione, guidando questo processo per evitare che da questa vicenda l’Umbria intera ne esca con le ossa rotte, con una balcanizzazione dei rapporti territoriali e istituzionali, e tutto ciò complicherebbe molto il lavoro di chi guida la Regione”.

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