PERUGIA - “L’Italia è a metà strada nel cammino verso un ciclo dei rifiuti come quello dei paesi europei più virtuosi”.
Lo ha detto l’ing. Rosario Carlo Noto La Diega, amministratore delegato di Gesenu spa, durante una conferenza organizzata dal Club Rotary Perugia Est martedì scorso. Fra gli ospiti autorità istituzionali ed accademiche: l’assessore regionale all’ambiente Silvano Rometti, il presidente di Gesenu spa Graziano Antonielli assieme a tutto il consiglio di amministrazione dell’ente, il presidente della Camera di Commercio di Perugia ing. Giorgio Mencaroni e il prof. Franco Cotana direttore del centro di ricerca sulle biomasse dell’Università degli Studi di Perugia.

L’ing. Noto La Diega ha esposto una presentazione dal titolo “Ambiente, rifiuti ed energia, la scommessa del nostro futuro”. L’esperto ha spiegato ai presenti i concetti base del funzionamento del ciclo dei rifiuti. Questo si compone di tre fasi: conferimento in discarica, riciclo dei materiali e incenerimento.

Noto La Diega ha mostrato con l’aiuto dei grafici come nei paesi europei più all’avanguardia nel trattamento dei rifiuti (Germania, Olanda e Belgio) l’utilizzo delle discariche diminuisce notevolmente in favore di un forte aumento del riciclaggio e una crescita moderata dell’incenerimento.

“Rispetto al ciclo integrato dei rifiuti attualmente l’Umbria è in una situazione di una certa criticità”.

Con questa premessa l’assessore all’ambiente Rometti è intervenuto per illustrare i punti salienti del Piano Regionale dei Rifiuti. Come ha spiegato l’assessore in Umbria ogni anno vengono prodotte dalle 530 alle 540 tonnellate di spazzatura pari a circa 1500 chilogrammi al giorno di rifiuti. Il piano si compone di tre obiettivi principali: la riduzione della massa di rifiuti, l’aumento della raccolta differenziata e l’avvio del trattamento termico.

Rometti ha mostrato come in Umbria nell’ultimo anno la massa dei rifiuti sia diminuita di oltre il 3% anche grazie all’impiego di distributori di acqua, latte e detersivi alla spina, con un notevole risparmio di plastica. Inoltre la raccolta differenziata ha mostrato un avanzamento (32,63% nel 2009) anche grazie alla sensibilizzazione sui nuovi metodi di raccolta porta a porta: l’obiettivo per il 2012 è il 65%.

Per quanto riguarda le fasi finali del ciclo rifiuti l’assessore ha spiegato che delle sei discariche presenti in Umbria tre saranno chiuse con la conseguente realizzazione di un impianto di termovalorizzazione.

A questo proposito l’ing. Noto La Diega ha parlato della sicurezza di questi impianti che producono quantità minime di scorie e vengono ormai utilizzati dalle comunità più avanzate. Inoltre ha aggiunto che chiudere il ciclo dei rifiuti con la termovalorizzazione non è una scelta ma un obbligo dettato dalle normative internazionali.

 

Condividi