PERUGIA – “Una ipotesi non ragionevole e ancora meno sostenibile, che non tiene neppure conto del carico ambientale che i cittadini dovrebbero sopportare”. Così il capogruppo di Fratelli d'Italia all'Assemblea legislativa dell'Umbria, Franco Zaffini, boccia “l'ipotesi prospettata dal collega Giancarlo Cintioli, con l''autorevole' condivisione del suo sindaco Daniele Benedetti, di un ulteriore ampliamento del sito, camuffato da adeguamento degli argini”.

Zaffini ricorda che “la discarica spoletina di Sant'Orsola ha rappresentato per anni l’ennesimo esempio di 'disinvoltura ambientale', dovendo costantemente tamponare situazioni emergenziali e subendo, con successivi adeguamenti e ricolmature, conferimenti pari a tre volte la capienza inizialmente autorizzata. Iniettare ingenti risorse (circa 1,2 milioni di euro) per recuperare 80 mila metri cubi, pari a un breve periodo di autonomia (circa due anni di conferimenti) – spiega il capogruppo di Fd'I - sarebbe un'operazione non risolutiva e in palese contrasto sia con gli impegni presi dalla Giunta regionale che con le disposizioni nazionali ed europee in materia di chiusura del ciclo dei rifiuti e delle discariche. Soluzioni del genere fatte di continui e colpevoli  rinvii – osserva -, porteranno l'Umbria verso un nuovo ‘caso rifiuti’ alla stregua di altre regioni che in passato hanno percorso esattamente le stesse vie”.

“Risulta pertanto irricevibile – conclude Zaffini - la proposta di riapertura di una discarica, in cui per anni il conferimento dei rifiuti è stato eseguito in deroga e perennemente assoggettato a procedure di infrazione. Sant'Orsola è finalmente chiusa e proporne la riattivazione è pura follia. È necessario e non più prorogabile, invece – conclude -, procedere ad una organica revisione della politica umbra dei rifiuti, specie per la parte relativa alla chiusura del ciclo. E l'Assemblea regionale lo farà presto, anche per effetto di atti proposti dal partito di maggioranza relativa a cui ha aderito il consigliere Cintioli”.

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