PERUGIA - In Umbria, nel 2013, cresce il quantitativo annuale di rifiuti raccolti in forma differenziata e, per la prima volta, supera il volume di quelli indifferenziati. Proseguendo la tendenza alla crescita registrata gia' da alcuni anni, la percentuale regionale media annuale del 2013 si e' attestata al 48,5% (+4,5% rispetto al 2012), nettamente superiore alla media nazionale (39,9%). Allo stesso tempo, si riduce ulteriormente la produzione complessiva dei rifiuti urbani e assimilati, fermandosi a 487.730 tonnellate.

"I dati certificati - sottolinea l'assessore all'Ambiente della Regione, Silvano Rometti - confermano l'efficacia del Piano regionale di gestione dei rifiuti e delle azioni su cui la Regione ha puntato decisamente da alcuni anni, in particolare la piu' ampia diffusione del sistema di raccolta a porta a porta', la promozione delle ecofeste' e l'attivazione delle fontanelle di acqua pubblica naturale e frizzante che ha diminuito la produzione di rifiuti di plastica". Secondo i dati diffusi, sono state prodotte complessivamente 487.730 tonnellate di rifiuti urbani e assimilati, proseguendo nel trend di decrescita, registrato anche nelle precedenti annualita': rispetto all'anno precedente il calo e' pari al 3,3%; se si considera la previsione del Piano regionale per il 2013, che stimava in 557.500 tonnellate la produzione complessiva, l'obiettivo e' stata superato di ben 70 mila tonnellate. "Un consistente e perdurante calo della produzione dei rifiuti - rileva - che e' certamente da mettere in relazione alla lunga fase di stagnazione dell'economia, che ha determinato una contrazione dei consumi, ma anche all'estensione dei sistemi di raccolta a porta a porta' avvenuta proprio nell'ultimo quinquennio, sulla base delle previsioni del Piano regionale, che ha portato ad escludere dal circuito di gestione dei rifiuti urbani importanti quote di rifiuti di provenienza extra-domestica". Il dato pro-capite della produzione di rifiuti si e' attestato a 515 kg/abitante.

 

Condividi