Rifiuti/ Il Polo di Belladanza strategico nella nuova pianificazione regionale
CITTA’ DI CASTELLO - L’investimento di 12 milioni di euro in impianti, sostenuto da Sogepu in attuazione del Piano d’Ambito dell’ex Ati 1, negli ultimi due anni ha trasformato Belladanza da semplice discarica in un polo integrato per il trattamento, il recupero, la valorizzazione e lo smaltimento del rifiuto, che oggi è in grado di garantire l’autonomia gestionale del territorio dell’Alta Valle del Tevere e dell’Alto Chiascio e di essere punto di riferimento strategico per il nuovo Piano umbro di settore, affidato dalla Regione alla redazione dell’Auri.
Con il seminario sul tema “Il nuovo piano d’ambito dei rifiuti – L’impiantistica come elemento strategico per una nuova economia circolare”, promosso ieri all’Auditorium di Sant’Antonio dal Comune di Città di Castello, in collaborazione con l’Auri e l’Ordine degli Ingegneri della Provincia di Perugia, l’evoluzione di Belladanza è stata portata per la prima volta all’attenzione pubblica in un confronto che ha permesso di focalizzare il rilievo assunto dal sito tifernate nella prospettiva della nuova pianificazione regionale in materia di gestione dei rifiuti urbani.
“La concretizzazione di questo progetto, al quale come amministrazione comunale abbiamo dato forte impulso sostenendo il lavoro serio e professionale di Sogepu, fa oggi del polo di Belladanza un elemento di valorizzazione delle politiche dei comuni dell’Alta Umbria, garantendo attraverso una ottimale gestione del ciclo dei rifiuti anche l’abbassamento delle tariffe, e un perno della pianificazione regionale, che attraverso la sinergia impiantistica chiama ogni territorio a contribuire all’obiettivo dell’autosufficienza dell’Umbria e al raggiungimento degli obiettivi della programmazione europea e nazionale”, hanno sottolineato il sindaco di Città di Castello Luciano Bacchetta e l’assessore comunale all’Ambiente Massimo Massetti, che hanno partecipato all’iniziativa tifernate insieme al presidente dell’Auri Cristian Betti, con il direttore dell’Auri-Sub Ambito Ati 1, Giuseppe Rossi, al presidente di Sogepu Cristian Goracci, con il direttore Ennio Spazzoli, ai consiglieri dell’Ordine provinciale degli Ingegneri Alessio Lutazi e Paolo Gattini.
Al cospetto di una platea composta da amministratori comunali dei comuni dell’ex Ati 1, tecnici e cittadini, il direttore di Sogepu Spazzoli ha illustrato le finalità degli investimenti sostenuti a Belladanza con il contributo della Regione Umbria, che hanno permesso di potenziare, prima, la discarica per rifiuti non pericolosi e, poi, di realizzare gli impianti per il trattamento del rifiuto indifferenziato e della frazione organica umida. Il responsabile tecnico dell’azienda ha sottolineato anche le azioni intraprese per l’abbattimento delle emissioni odorigene e acustiche della nuova impiantistica, che permetteranno di tutelare sotto ogni punto di vista la popolazione residente, e per l’autonomia elettrica del sito, che sarà raggiunta grazie al potenziamento della produzione di energia da biogas.
“La nuova impiantistica di Belladanza entrerà in funzione a luglio di quest’anno e segnerà una svolta epocale per Città di Castello e l’Alta Umbria – ha spiegato il presidente di Sogepu Goracci - perché metterà a disposizione delle comunità del territorio la possibilità di gestire in completa autosufficienza il ciclo dei rifiuti, rimuovendo ogni problematica connessa ai flussi di materiali, e di beneficiare delle positive ricadute in termini economici che deriveranno dall’ottimizzazione del sistema”.
“Belladanza e uno dei tre poli strategici della regione e con la nuova impiantistica sarà una risorsa fondamentale del percorso di miglioramento dell’efficienza del sistema umbro”, ha dichiarato il presidente dell’Auri Betti, che insieme al direttore Rossi ha tratteggiato le linee guida del documento preliminare su cui si baserà la redazione del nuovo Piano d’ambito regionale per la gestione dei rifiuti urbani. I rappresentanti dell’autorità hanno dato conto del salto di qualità compiuto con il raggiungimento di una visione d’insieme delle azioni e delle gestioni impiantistiche prima distinte nelle varie articolazioni territoriali, indicando i principali obiettivi della futura programmazione regionale nel contenimento della produzione di rifiuti urbani (meno 1 per cento annuo di produzione pro-capite RU); nella massimizzazione dell'intercettazione di materiali attraverso i sistemi di raccolta differenziata (72,3 per cento di raccolta differenziata al 2018); nell’avvio effettivo a riciclaggio del 90 per cento del materiale raccolto; nel potenziamento dell’impiantistica per il pre-trattamento dei rifiuti indifferenziati e della frazione organica, favorendo il recupero di materia ed energia; nella minimizzazione dello smaltimento in discarica (massimo 5 per cento del rifiuto urbano raccolto al 2030).
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