“In Umbria non si produce combustibile da rifiuti (Cdr) almeno per ora, tanto meno Cdr definibile di qualità”, allora “Si pensa di fare guadagni su rifiuti provenienti da fuori regione, nel momento in cui la produzione di cemento risente, e dico purtroppo, della recessione in cui versa l'economia italiana ed europea”.

PERUGIA - ''Prima in veste di sindaco di Gubbio, ora da consigliere regionale continuo a dire chiaramente no all'utilizzo dei cementifici per smaltire i rifiuti semplicemente perche' le conoscenze a nostra disposizione ci dicono che quello non e' il sistema migliore'': cosi' il vicepresidente del consiglio regionale, Orfeo Goracci, secondo il quale ''il piano regionale e' legge, non aggirabile da nessuno; in Umbria non si produce combustibile da rifiuti (Cdr) almeno per ora, tanto meno Cdr definibile di qualita'''.

Secondo Goracci, ''si pensa di fare guadagni su rifiuti provenienti da fuori regione, nel momento in cui la produzione di cemento risente, e dico purtroppo, della recessione in cui versa l'economia italiana ed europea''.

Dopo aver ammonito sul fatto che ''il ciclo dei rifiuti in Umbria puo' andare in emergenza da un mese all'altro, perdurando la mancata attuazione del piano sulla raccolta differenziata'', Goracci ricorda di aver ''sempre insistito, e continuero' a farlo, nel sollecitare l'attuazione del piano che mira ad elevare al massimo la raccolta differenziata, limitando a quote residue la frazione non recuperabile dei rifiuti che i cittadini umbri producono''.
 

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