PERUGIA - Il consiglio regionale dell'Umbria ha respinto, con 18 voti contrari, 8 favorevoli (Pdl, Lega, Udc) e una astensione (Fare Italia), la mozione di Pdl e Lega che chiedeva di valutare, attraverso un apposito gruppo di studio, la possibilita' di utilizzare le cementerie per chiudere il ciclo dei rifiuti in Umbria. La maggioranza ha deciso di proseguire nell'attuazione del Piano dei rifiuti corrente, puntando sull'incremento della raccolta differenziata e prevedendo altre soluzioni possibili attraverso il ricorso alla migliore tecnologia esistente.

L'assessore all'ambiente Silvano Rometti ha sottolineato che i dati sulla differenziata in Umbria, gia' attorno al 45 per cento nel 2011 e prossimi all'ufficializzazione (nei prossimi giorni), sono calcolati in modo piu' rigoroso rispetto ad altre regioni. L'assessore ha anche annunciato che l'Ati 2 (Perugia) ha insediato una commissione tecnica per predisporre il trattamento finale dei rifiuti e che fra i soggetti selezionati c'e' una agenzia svizzera che ha lavorato nell'impiantistica di Milano, Parigi e Genova.

Per Raffaele Nevi (Pdl), "e' evidente che non si puo' approfondire nulla, c'e' una scelta gia' fatta. La cosa piu' incredibile e' che si dice che tutto questo e' condiviso. Io non l'ho vista tutta questa condivisione sull'ipotesi inceneritore di Perugia e sull'ampliamento delle discariche". Franco Zaffini (Fare Italia), che avrebbe preferito che la mozione stessa avesse contemplato la possibilita' di riaprire il dibattito sulla chiusura del ciclo, si e' invece astenuto.

 

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