PERUGIA - All'incontro con il presidente dell'Anci Umbria, Wladimiro Boccali, il presidente della Confcommercio dell'Umbria, Aldo Amoni, si è presentato con i conti in mano, per parlare di tassazione locale, in particolare, di tariffe e tasse relative alla gestione dei rifiuti urbani, e chiedere un riequilibrio in favore delle imprese del commercio e del turismo, che “ne sopportano il peso ben più di quelle di altri settori”.

“Abbiamo voluto denunciare un fatto ormai insostenibile - spiega il presidente Amoni -. Abbiamo parlato soprattutto dei rifiuti urbani, che pesano in maniera discriminatoria su commercio e turismo. In tempi così difficili, con una crisi che costringe le imprese non solo a stringere la cinghia, ma in molti casi addirittura a chiudere i battenti, le attività commerciali e turistiche non ce la fanno più a sopportarne il peso”.

L'incontro con il presidente dell'Anci è stato voluto da Confcommercio Umbria anche in considerazione della prossima entrata in vigore, dal gennaio 2013, della Tares, il nuovo tributo comunale sui rifiuti e sui servizi che sostituirà la Tarsu e la Tia, nei Comuni dove quest'ultima è stata già applicata.

“Abbiamo chiesto al presidente Boccali che si attivi per mettere un freno a questa situazione, soprattutto nel momento in cui le amministrazioni comunali metteranno mano all'applicazione della Tares - aggiunge Amoni -. Da parte nostra, abbiamo sollecitato la confederazione nazionale affinché faccia valere le ragioni delle piccole imprese del commercio e del turismo”.
 

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