L'azienda eugubina si riserva di adire all'autorità giudiziaria "per la piena tutela dei diritti lesi e... risarcimento dei danni causati e causandi". Non è vero che "l’uso di combustibili alternativi, in particolare quelli derivati da rifiuti, determini un peggioramento dell’impatto emissivo": lo fanno in Germania, Olanda e Francia.


L’azienda Colacem smentisce la nota diffusa dal circolo eugubino dell’Italia dei Valori. rilanciata da alcuni media.

Colacem precisa che è assolutamente falsa la notizia secondo la quale l’azienda avrebbe raggiunto un accordo con la governatrice del Lazio Polverini per bruciare rifiuti prodotti dalla regione Lazio nello stabilimento di Gubbio.

Pertanto diffidiamo dal diffondere tale notizia poiché non rispondente al vero. Ci riserviamo di adire l’autorità giudiziaria competente in ogni sede per la piena tutela dei diritti lesi e con piena salvezza del risarcimento dei danni causati e causandi.

Altresì grave appare l’affermazione secondo la quale l’uso di combustibili alternativi, in particolare quelli derivati da rifiuti, determini un peggioramento dell’impatto emissivo. Quanto asserito contrasta con ciò che si può leggere in gran parte della letteratura tecnica nazionale ed internazionale e con i dati di cui dispone l’azienda sulla base di esperienze pluriennali condotte presso diversi stabilimenti del gruppo, che già utilizzano rifiuti come combustibile. L’uso di rifiuti come combustibile nelle cementerie è una pratica molto diffusa in paesi notoriamente sensibili nelle materie ambientali come Germania, Olanda e Francia, perché ritenuta particolarmente favorevole per la tutela dell’ambiente.

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