PERUGIA - Motivi diversi stanno determinando un unico risultato, ovvero il non ampliamento delle discariche di Borgo Giglione, Belladanza e Le Crete cosi' come previste dal Piano regionale ed in Umbria si rischia ''l'emergenza rifiuti'': ne ha discusso il Coordinamento provinciale del comparto di igiene ambientale, cui ha portato il contributo della Fp-Cgil nazionale Massimo Cenciotti. Tra gli altri temi al centro dell'incontro - riferisce una nota della Cgil provinciale di Perugia - la raccolta differenziata che stenta a decollare per motivi culturali, economici (necessari ulteriori investimenti) e strategici (assenza di filiere produttive a partire dal materiale differenziato insufficientemente riutilizzato); il forte ritardo nella determinazione dei tempi e dei luoghi della chiusura del ciclo dei rifiuti con un impianto di smaltimento per i non differenziati (termovalorizzatore o altro, comunque sotto il controllo del pubblico).

Argomenti che hanno portato l'assemblea a riconoscere ''l'ormai prossima emergenza rifiuti che interessera' la regione dell'Umbria''. ''Ritenendo ormai concluso il tempo di sterili discussioni fini a se stesse, le istituzioni, il mondo dell'associazionismo, le parti sociali ed imprenditoriali - afferma la Cgil - sono chiamate a contribuire responsabilmente con proposte concrete e praticabili nel breve periodo per scongiurare un'emergenza da tempo annunciata e altrimenti inevitabile, che ricadrebbe sulle spalle dei lavoratori del settore e della cittadinanza, a tutto vantaggio di pochi beneficiari che in nome del bene comune farebbero lauti e facili profitti''. Il Coordinamento del comparto di igiene ambientale della provincia di Perugia ha annunciato una ''visibile presenza dei lavoratori del settore'' alla manifestazione regionale prevista a Terni in occasione dello sciopero generale del 6 maggio prossimo proclamato dalla Cgil. Adriano Sgro', segretario nazionale Fp-Cgil e Massimo Cenciotti, coordinatore igiene ambientale Fp-Cgil nazionale, ribadiscono intanto che ''in Umbria il livello di guardia sul sistema di smaltimento dei rifiuti e' gia' stato raggiunto. Si rischia cosi' di replicare il disastro campano''.
 

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