TODI - Con l'obiettivo di aumentare la raccolta differenziata e recuperare quantità sempre maggiori di materiali riciclabili, il Comune, insieme a Gesenu, ha rinnovato da due anni il sistema di raccolta. Ora quindi arriva un ulteriore passaggio, con l'annuncio di un modello tariffario "più equo dell'attuale".
Per più raccolta differenziata e modello tariffario 'equo'In Umbria Todi è il primo comune di medie dimensioni pronto ad adottare la "tariffa puntale" in materia di rifiuti. Con l'obiettivo di aumentare la raccolta differenziata e recuperare quantità sempre maggiori di materiali riciclabili, il Comune, insieme a Gesenu, ha rinnovato da due anni il sistema di raccolta. Ora quindi arriva un ulteriore passaggio, con l'annuncio di un modello tariffario "più equo dell'attuale".
Nel 2020 ci sarà così la sperimentazione, "la prima vera in un comune con più di 15 mila abitanti", è stato sottolineato in una conferenza stampa a Perugia. Un primo anno di sperimentazione ma già a regime con la "tariffa puntale" che raccoglierà però i suoi frutti "tra tre, quando si potrà garantire effettivamente una bolletta che sarà lo specchio vero del comportamento dell'utente".
"I cittadini più virtuosi, quindi in base a quello che riusciranno a differenziare, pagheranno di meno" ha sottolineato il sindaco di Todi Antonino Ruggiano.
Il presidente Gesenu Wladimiro De Nunzio, affiancato dal direttore operativo Massimo Pera, ha parlato di "convergenza di sensibilità" tra la capacità dell'azienda di fornire servizi e quella dell'amministrazione comunale di operare in favore dei cittadini. "Quello della tariffa puntale - ha sostenuto - è un passaggio importante, una scelta che paga".

 

 

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