ASSISI - "Basta parole, adesso servono i fatti", ha detto il ministro degli Esteri, Luigi Di Maio, ad Assisi per le celebrazioni in onore di San Francesco, parlando di ricostruzione post sisma. "Il tema - ha aggiunto - è una sfida da vincere, ma la gente di Norcia e di tutti i territori colpiti non ne può più di parole, dobbiamo lavorare per rimuovere tutti quegli ostacoli che fino a oggi hanno impedito di avviare la ricostruzione".

"Immagino che i cittadini - ha sottolineato ancora Di Maio - stiano chiedendo fatti da un po' e siano ostaggio della cosiddetta burocrazia".

Nella circostanza il ministro degli Esteri ha anche partecipato alla messa a dimora di un ulivo a ridosso della Basilica di San Francesco. E' stato il primo a riversare terra sulle radici del piccolo albero.

I frati del Sacro Convento hanno infatti aderito alla campagna di sensibilizzazione a favore dell'ambiente, promossa da Slow food, che ha chiesto di piantare in Italia 60 milioni di alberi.

"Con questo gesto simbolico - ha detto Di Maio - l'Italia si avvia nei prossimi mesi e anni a fare uno dei più grandi piani di investimento per l'ambiente che deve coinvolgere tutti trasversalmente, così da lasciare ai nostri figli e ai nostri nipoti un Paese migliore".

Prima di piantare l'ulivo il ministro aveva partecipato alla processione e alla cerimonia di benedizione all'Italia e al mondo che si era tenuta, come da tradizione, dal cupolino della Basilica superiore di San Francesco. Evento che si inserisce nei festeggiamenti per il patrono d'Italia.

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