“Se la tua vita ha patito il peso della fama e sopportato il clamore del successo, la tua arte non conoscerà l’ignoranza dell’oblio, non soffrirà l’indifferenza della solitudine, né il dolore del silenzio”. Questa la promessa di Angelo Mazzoli, promessa mantenuta con questo bel libro in ricordo di Adolfo Broegg. Per chi non lo avesse conosciuto, ne ricaverà un ritratto quanto mai ricco, variegato, profondo, allegro, impegnato, umano. Queste alcune delle caratteristiche dell’uomo, di quell’Adolfo Broegg, che emerge con chiarezza dai numerosi spunti che il testo offre.

Sette poesie, dedicate dallo stesso autore all’amico Adolfo dal 2006 ad oggi, costituiscono l’asse portante del testo. Accanto ai versi, le foto, le note di chi ha avuto la fortuna di essergli amico, i documenti, le testimonianze. Mazzoli attraversa l’esperienza umana ed artistica di Broegg, offrendone un quadro chiaro ed affascinante. Artista poliedrico, musicista e poeta di grande spessore e raffinatezza, Adolfo Broegg si lascia affascinare da ritmi, colori e culture musicali diverse. Poliedrico anche negli interessi e nelle attività. Dal gruppo Micrologus al circolo di Rifondazione “Che Guevara”, dall’impegno nell’amministrazione comunale di Spello (assessore alla cultura e vicesindaco) all’assidua partecipazione al Calendimaggio nella “Nobilissima Parte de Sopra”, dai concerti in tante parti del mondo alla vita della sua amata città d’adozione. Instancabile, curioso, amico prezioso, nulla si può più dire che non sia stato già detto, ”… ma sei, ovunque un tenue filo rimuova i macigni della disperazione … ovunque si possa facilmente sperare”.
 

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