FIRENZE - In questo momento ''bisogna che gli italiani lavorino un po' di piu' e spendano un po' di meno''. E' questa la ricetta anti-crisi di Brunello Cucinelli, l'imprenditore di Solomeo (Perugia) definito dalla stampa 'il re del cachemire', forte di un'azienda solida con 700 dipendenti, che, nonostante la situazione economica dell'Italia, nel 2011 ha registrato un incremento di fatturato del 18%.

''A Pitti - dice Cucinelli nel suo stand a Fortezza - io respiro aria di riprogettazione. Per quello che riguarda me penso che entro giugno arrivera' la quotazione in borsa. Dipende dalle banche che stanno valutando. Comunque, si vince la crisi se si e' competitivi, internazionali e creativi. Allora si possono conquistare nuovi mercati come il Sud America, la Russia, la Cina e l'India''.

La nuova collezione dello stilista, che ha ricevuto lo scorso hanno la laurea honoris causa in Filosofia, e' ispirata a miti e leggende e punta come sempre sulla calda e rassicurante maglieria che rappresenta da sempre l'anima dell'azienda. Lavorazioni a trecce, all'inglese, a coste o jacquard, danno vita a pullover o cardigan con cappuccio o collo sciallato. Da indossare anche al posto del giubbino. Gli abiti dai tagli sartoriali sono 'slim'. Cappottini e caban hanno linee asciutte. Anche il montgomery e' piu' snello. Il chiodo e il caban sono proposti anche in shearling. Ampia e' la gamma di modelli in nappe leggere, in camoscio, piu' formali o dall'effetto vintage, leggeri o imbottiti in piuma d'oca. Spariscono il nylon e i materiali tecnici: anche Yule, il nuovo piumino, e' in maglia di cachemire fuori e il nylon e la piuma d'oca sono all'interno. La palette dei colori vede un ritorno del blu navy, abbinato ai toni naturali come brown, cacao, lontra e stoppa. Tonalita' medio scure anche per le diverse gradazioni di viola (mirto, mirtillo e ametista), per i rossi spenti (granata e porpora) oppure per i verdi (alloro e pino). Solo un tocco di grigio piombo e lignite.

 

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