PERUGIA - Alcune sostanze contenute nei tartufi possono essere utilizzate come diserbanti naturali. A questa conclusione e' giunta la ricerca dedicata alla ''Valorizzazione del tartufo come biorisorsa: verifica delle applicazioni delle proprieta' allelopatiche di principi attivi degli estratti metanolici di varie specie'' condotto dalla facolta' di Agraria di Perugia e sostenuto dalla Fondazione Cassa di risparmio.

Al progetto hanno partecipato docenti e ricercatori della stessa facolta' di Agraria, e di Scienze matematiche, fisiche e naturali, del dipartimento di Biologia applicata e farmacia, sia dell'ateneo perugino sia di quello di Urbino. Una collaborazione costante - e' stato spiegato oggi nel capoluogo umbro coordinata dal professor Roberto Venanzoni.

Sono stati cosi' ottenuti risultati definiti sorprendenti sulle proprieta' allelopatiche dei tartufi, cioe' sulla possibilita' di utilizzare le sostanze chimiche contenute all'interno delle radici di questi tuberi, come diserbanti naturali. I risultati emersi hanno dunque evidenziato e confermato che i tartufi, piu' o meno pregiati, possiedono tutti, anche se in quantita' variabile, componenti chimici bio-erbicidi utilizzabili nell'agricoltura bio-dinamica.

 

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