RICCARDO ZAMPAGNA: IL CALCIATORE OPERAIO.
A 20 anni fa il tappezziere per 800 mila lire al mese e gioca nei dilettanti;
Nel 1996 lo contatta la Pontevecchio che milita in Interregionale: accetta.
Lavora dalle 6 alle 13 e poi va ad allenarsi con la Fiat Tipo che gli ha regalato con i soldi della pensione;
Segna 13 goal in 22 presenze, con il livello di allora, tantissimi;
Una videocassetta del calciatore finisce nelle mani di Walter Sabatini, allora DS della Triestina, militante in C2.
Riccardo fa il salto;
Inizia la gavetta: Trieste, Arezzo, Catania, Perugia, Cosenza, Siena poi il treno si ferma a Messina dove esplode definitivamente: 17 GOAL in SERIE A;
Nel 2003 torna a casa, alla Ternana, segnando 21 goal in Serie B;
Nella stagione 2004 torna a Messina dove resta altri due anni segnando 14 goal;
Nel 2006 passa all’Atalanta contribuendo a riportarla in Serie A;
Dopo le parentesi con Vicenza e Sassuolo si ritira dal calcio professionistico tesserandosi con l’ASD Comunista “Primidellastrada” di Terni;
Con questi ultimi scende in piazza per protestare contro gli esuberi alle acciaierie Ternane;
Oggi ha aperto una tabaccheria a Terni e da diversi anni si batte per le battaglie dei più deboli;
A volte i giocatori vanno oltre.
A volte capita di incontrare un signore di nome Riccardo ZAMPAGNA.
Uno di quelli che ti fa bagnare gli occhi.
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