È stato presentato oggi alla sala dei Notari di Perugia il progetto “Resilienza intergenerazionale: nuove opportunità per crescere insieme nella fase post Covid 19”. Alla presentazione sono intervenute/i Tiziana Ciabucchi, Auser Umbria, Silvia Alfonsi, progettista, i rappresentanti di Anteas e Ancescao. È seguita una tavola rotonda con Massimo Braganti, direttore Sanità e Welfare Regione Umbria, Edi Cicchi, assessore al welfare del Comune di Perugia, e Domenico Pantaleo, della presidenza nazionale di Auser. “Lo scambio intergenerazionale che è alla base di questo progetto - ha osservato proprio Pantaleo - può essere uno strumento potente per affrontare le difficoltà che la fase post-pandemica di porrà davanti, nell’ottica di ridurre quelle disuguaglianze che il Covid ha invece amplificato. Da questo punto di vista quella che sta partendo in Umbria può essere un’esperienza pilota importante anche a livello nazionale”. 

Per contrastare gli effetti dell’emergenza COVID nel territorio, la Regione Umbria ha avviato un
bando per IL FINANZIAMENTO DI INIZIATIVE E PROGETTI DI RILEVANZA REGIONALE. In tale
contesto e grazie all’alleanza di tre grandi associazioni presenti nel territorio Auser, Anteas e
Ancescao è nato il progetto Resilienza Intergenerazionale: nuove opportunità per crescere
insieme
L’obiettivo generale del progetto è di contribuire nella fase post-COVID a rafforzare la resilienza
delle famiglie umbre più vulnerabili attraverso la pratica intergenerazionale mettendo in stretta
collaborazione generazioni differenti bambini, ragazzi, adulti e persone anziane.
La strategia di intervento mette in campo una rete di azioni trasversali, complementari e integrate
che si basano sui principi chiave del Welfare Community per favorire la partecipazione della
comunità educante e le competenze di auto cura della stessa e dei suoi attori attraverso la creazione
di legami per la coesione economica e sociale (persone, territorio, senso di appartenenza e
istituzioni). In particolare l’innovazione sociale passa attraverso la pluralità degli attori coinvolti
attraverso i partner di progetto, la territorializzazione e la responsabilizzazione dei cittadini.
Il progetto ha preso formalmente avvio il 5 maggio 2021 e ha un valore complessivo di 507.157 euro
di cui 458.077 finanziati dalla Regione Umbria con risorse statali del Ministero del Lavoro e delle
Politiche Sociali.
Le attività che verranno realizzate nell’arco di dodici mesi permetteranno di promuovere i seguenti
OBIETTIVI SPECIFICI:
1) Promuovere l’accessibilità e la qualità dei servizi per la prima infanzia (fascia 3-6) attraverso la
sperimentazione di nuove pratiche di apprendimento e la valorizzazione del ruolo dei nonni
quali trasmettitori di valori.
2) Favorire l’apprendimento scolastico e ridurre il rischio di abbandono e dispersione e offrire
supporto ai minori (fascia 6-13) che vivono in nuclei familiari multiproblematici,
promuovendone il benessere psicofisico e valorizzando e potenziando le loro capacità,
competenze, abilità, attitudini, con l’affermarsi dell’autonomia e dell’autostima, con il supporto
di anziani ex insegnanti o che hanno competenze derivanti dalla precedente vita lavorativa.

3) Combattere il fenomeno del digital divide che è sempre più causa di un divario di natura socio-
economico e culturale per gli anziani con un interscambio generazionale tra anziani e giovani

studenti.
4) Fornire un supporto psicosociale ai gruppi target (minori/famiglie ed anziani) per comprendere
e affrontare problemi di salute mentale e conseguenze psicosociali per prevenire il rischio di
ripercussioni a lungo termine sul benessere dei minori/famiglie ed anziani e aumentare la loro
capacità di far fronte alle avversità.

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