PERUGIA - In occasione della tappa umbra del treno del Pd, martedì prossimo, 17 ottobre, il segretario nazionale dei Dem Matteo Renzi incontrerà una delegazione dei lavoratori della Perugina.

“Come Pd Umbria ci eravamo presi un impegno in questo senso – ha sottolineato nel darne notizia il segretario regionale Giacomo Leonelli - e anche alla luce dei segnali di ripresa di un dialogo costruttivo, pur nella consapevolezza della complessità delle questioni sul tavolo, siamo e saremo impegnati a sostenere i lavoratori, i loro rappresentanti e le istituzioni perché la vertenza possa risolversi positivamente. Perugina rappresenta un patrimonio strategico per la nostra città e per l’Umbria - ha concluso Leonelli - e ciascuno dovrà fare la propria parte per scongiurare ridimensionamenti o soluzioni tampone”.

Resta da comprendere come possa i lavoratori della Perugina possano essere rassicurate dall’interessamento alla loro causa dell’inventore del Job act che li ha praticamente consegnati al volere della multinazionale Nestlè alla quale, è stata regalata la possibilità di “liberarsi” dei dipendenti ritenuti superflui per le sue strategie produttive.

Multinazionali che operano ormai senza alcuna regola in un Paese, il nostro, incapace perfino di far rispettare nell’ambito europeo le sentenze emesse dai suoi tribunali, come ci insegna il drammatico rogo dello stabilimento Thyssen di Torino dove morirono 7 operai.

Che dire, infatti, dei manager tedeschi condannati definitivamente per quel crimine non hanno ancora subito un solo giorno di galera. Rinchiusi nelle loro ville e protetti dal governo di Berlino, continuano a godere impuniti degli agi di sempre. Multinazionale che se l’è cavata, dunque, con un semplice risarcimento monetario che le famiglie, persi i loro cari e rimaste senza alcun reddito, sono state costrette ad accettare.

e.p.

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